Il Comune di Atrani (in collaborazione con l’Associazione “Circolo sociale Martiri di Nassirya”, il Centro Italiano Femminile e il Distretto Sanitario di Base Costa d’Amalfi) si fa promotore di un’interessante due giorni di incontri in occasione dell’8 marzo con cui vuole rendere omaggio, concretamente, alle sue donne e a quelle dell’intera Costa d’Amalfi.
Il primo appuntamento è per sabato 7 marzo alle ore 17.30, presso la sala “A. di Benedetto” con Donne e dintorni promozione del centro antiviolenza e delle politiche di genere. Previsto l’intervento delle responsabili del C.I.F. di Minori, che presenteranno alla platea il centro antiviolenza appena nato nel comune costiero, che si pone come riferimento fondamentale per l’intero comprensorio; sarà l’occasione giusta per riflettere sulla condizione femminile presente e futura, sulle prospettive delle politiche di genere e sulle violenze e discriminazioni che ripongono con forza l’attualità del problema. L’incontro vuole produrre una seria analisi delle politiche per le pari opportunità e delle misure che attualmente tutelano la donna da violenze domestiche, stalking e abusi di ogni tipo, coinvolgendo e sensibilizzando sull’argomento anche l’universo maschile.
Lunedì 9 marzo alle ore 16, sempre presso la sala “A. di Benedetto”, il tema dell’incontro sarà la salute e la medicina “di genere”; grazie all’intervento degli specialisti del Distretto Sanitario di Base verranno evidenziati i rischi per la salute legati all’essere donna e sottolineata la necessità di prevenire in maniera efficace l’insorgere di patologie potenzialmente letali. In questa sede i medici illustreranno il programma di screening portato avanti in Costiera Amalfitana; particolare attenzione sarà riservata al carcinoma mammario e a quello della cervice uterina, le patologie oncologiche con maggio incidenza e tasso di mortalità tra le donne. L’incontro, di fondamentale importanza, si pone innanzitutto l’obiettivo di informare la platea femminile circa l’importanza della prevenzione; in secondo luogo, vuole educare al corretto ascolto del proprio corpo, invitando le donne, in questo modo, a rispettarlo e proteggerlo.
Sarà, dunque, un’occasione per riflettere sui diritti delle donne; un momento per ricordare le conquiste sociali, politiche ed economiche ma anche un’opportunità di confronto sulla condizione femminile presente e futura, per e con le donne. Soprattutto, sarà un modo per uscire fuori dalla retorica esclusivamente celebrativa dell’8 marzo, restituendo alla festa un sapore pratico e valido anche per i restanti 364 giorni dell’anno.