“Il primo maggio, festa del non lavoro, è l’occasione per dichiarare quale idea di lavoro vogliamo perseguire e da che parte stiamo. Le Acli ribadiscono la propria vocazione a stare dalla parte dei lavoratori”. Lo afferma Gianluca Mastrovito – presidente provinciale delle Acli salernitane, che aggiunge: “Questa scelta significa perseguire la giustizia sociale, il diritto di cittadinanza e la promozione della dignità di ogni persona; insomma, avere a cuore le sorti del nostro Paese”.
“Al lavoratore va riconosciuta dignità – continua Mastrovito; spesso, in ambiti professionali, la riconoscibilità del lavoro è commisurata alla sola retribuzione e non all’opera dell’ingegno e delle abilità tipicamente umane”.
“Equazione accentuata dalla rivoluzione digitale, che sta incrementando la cultura dello scarto, riproducendo un inedito squilibrio tra chi detiene il potere economico ed i lavoratori.
Dietro l’effige della flessibilità e dello smart-working – denuncia ancora Mastrovito – spesso si nasconde la nuova frontiera della precarietà e dello sfruttamento del lavoro: il caporalato digitale. È necessario, dunque, un intervento a livello legislativo e regolativo che sappia interpretare e tradurre le istanze che emergono da un mercato del lavoro in rapida trasformazione”.
Lavoro nero, caporalato, lavoro sottopagato, lavoro nei giorni festivi, aumento degli infortuni sul lavoro; tutti fenomeni, diversi tra loro, ma tutti indicativi della perdita di valore del lavoro, sempre più spesso subordinato all’esigenza di ridurre i costi per aumentare i profitti, investendo più nella distribuzione e promozione dei prodotti che nel lavoro e nella qualità della produzione.
Il tema delle regole è importante, per cui bene le leggi di contrasto del lavoro nero, del caporalato, i controlli sulla regolarità degli appalti ecc. ma altrettanto importanti, sono le agevolazioni volte a premiare e incentivare i comportamenti virtuosi delle aziende, come gli sconti INAIL per chi adotta misure volontarie per migliorare la sicurezza o forme di welfare aziendale per migliorare la vita dei lavoratori e delle proprie famiglie. Occorre – conclude Mastrovito – una maggiore cultura della legalità e del senso di responsabilità verso la comunità, verso gli altri.
Anche quest’anno, nella diocesi di Vallo della Lucania, si è celebrata (lo scorso 28 aprile) quella che è diventata un appuntamento fisso ed atteso: la veglia di preghiera per il mondo del lavoro, a partire dai luoghi quotidiani del lavoro. Quest’anno, l’iniziativa promossa da il MLAC – Movimento Lavoratori di Azione Cattolica, le ACLI di Agropoli guidate dal Consigliere provinciale Gaetano Guariglia, il Progetto Policoro ed SOS Impresa, ha riflettuto sul lavoro dignitoso in preparazione della settimana sociale di Cagliari.