Rinnovata anche quest’anno la cerimonia del Primo Maggio in Piazzetta Vittime del Lavoro.
La celebrazione, promossa dall’Amministrazione guidata dal Sindaco Ernesto Sica, si è svolta ieri sera nell’area di via Raffaello Sanzio ove insiste il monumento ai caduti e alle vittime del lavoro.
Ad arricchire l’importante momento di partecipazione le riflessioni delle rappresentanze sindacali provinciali di Cgil, Cisl e Uil.
Alla cerimonia sono, inoltre, intervenuti il Tenente Colonnello dell’Esercito Italiano Rosario Biraglia in rappresentanza del Generale Claudio Minghetti della Brigata “Garibaldi”, il Maresciallo Leonardo Maiorano della Guardia di Finanza, il Presidente dell’Associazione “Amici del Tricolore” Antonio Galdi, la famiglia del Finanziere Mare Medaglia d’Oro al Valor Civile Daniele Zoccola, la famiglia del compianto imprenditore Paolo Manzo al quale è dedicato il monumento di via Sanzio, l’Associazione “Punto d’Incontro” presieduta da Filomena Scermino e l’Associazione Combattenti Reduci e Simpatizzanti “A. Castelluccio” sezione di Faiano rappresentata dal cavaliere Domenico Granozio e dall’insegnante Anna Francese.
La celebrazione ha avuto inizio con l’Inno d’Italia e la deposizione di una corona di alloro da parte del Primo Cittadino.
Maria Di Serio, Segretario provinciale Cgil, nel ricordare le vittime del lavoro, si è soffermata “sulla necessità per le istituzioni e i sindacati di operare in sinergia ponendo sempre il lavoro al centro di ogni confronto e ogni proposta”.
Giannantonio Mastrovito, delegato del Segretario provinciale della Cisl Matteo Buono, ha, quindi, ribadito il significato della giornata, evidenziando “i limiti attuali delle politiche per il lavoro” e invocando “un impegno comune e una rinnovata mobilitazione”.
Gerardo Pirone, Segretario provinciale della Uil, ha, invece, testimoniato “la necessità di celebrare ogni giorno il lavoro onesto e dignitoso che promuove il lavoratore e trasmette un messaggio importante ai nostri giovani”.
Conclusioni affidate al Primo Cittadino Ernesto Sica che ha ringraziato le autorità, i sindacati e i cittadini presenti “ad un appuntamento che si rinnova ogni anno e che vogliamo far crescere sempre di più per rinnovare l’elogio al mondo del lavoro e, in particolare, alla salvaguardia della vita umana da trasmettere alle generazioni future per un ricordo partecipe e consapevole”.
Ha, quindi, ricordato l’impegno dell’imprenditore Paolo Manzo e dell’Associazione “L’Altra Città” a favore del Monumento ideato dal maestro Franco Anfuso. Il Primo Cittadino ha, infine, evidenziato le difficoltà di una Nazione “che fatica a cambiare rischiando di continuare a perdere le sfide della competizione” auspicando “una trasformazione complessiva dell’architettura del nostro Paese che sia drastica e concretamente a sostegno dei lavoratori, degli investimenti e di tutte le capacità imprenditoriali in fuga dall’Italia”.