In Italia, negli ultimi quattro anni, più di un quarto degli omicidi sono stati femminicidi. Un Convegno di Studi a Salerno il prossimo 27 febbraio.
Ogni anno in Italia, più di cento donne vengono uccise da uomini e quasi sempre si tratta di uomini che sostengono di amarle. E’ una vera e propria strage. Ai femminicidi si aggiungono violenze quotidiane che sfuggono ai dati ma che, se non fermate in tempo, rischiano di fare altre vittime: sono infatti migliaia le donne molestate, perseguitate, aggredite, picchiate, sfregiate. Quasi 7 milioni, secondo i dati Istat, quelle che nel corso della propria vita hanno subito una forma di abuso.
I numeri del femminicidio non sono certi e risultano di difficile misurazione, ma sicuramente le donne uccise da un uomo, con cui hanno o hanno avuto un rapporto affettivo o familiare, non sono affatto in diminuzione. Nel 2016 si sono contate 149 vittime di femminicidio. Esaminando la relazione tra autore e vittima, di questi 149 omicidi di donne nel 2016, quasi 3 su 4 sono stati commessi nell’ambito familiare: 59 donne sono state uccise dal partner, 17 da un ex partner e altre 33 da un parente, per un totale di 109 casi su 149.
Anche nel 2017 la media è di una vittima ogni tre giorni. Negli ultimi dieci anni le donne uccise in Italia sono state 1.740, di cui 1.251 (il 71,9%) in famiglia.
Ancora, sono 3 milioni e 466 mila in Italia, sempre secondo l’Istat, le donne che nell’arco della propria vita hanno subito stalking, ovvero atti persecutori da parte di qualcuno, il 16% delle donne tra i 16 e i 70 anni. Di queste, 2 milioni e 151 mila sono le vittime di comportamenti persecutori dell’ex partner. Ma il 78% delle donne che ha subito stalking, quasi 8 su 10, non si è rivolta ad alcuna istituzione e non ha cercato aiuto.
La relazione conclusiva della Commissione parlamentare sul femminicidio, approvata martedì 6 febbraio scorso all’unanimità in Senato, contiene proposte avanzate dalle parti politiche e volte ad arginare il fenomeno: dall’introduzione dell’“omicidio di identità” quando la violenza porta a “lesioni personali gravissime con deformazione o sfregio permanente del volto, specie se consumate mediante utilizzo di sostanze corrosive”, come l’acido. Si propone di considerare il femminicidio come un omicidio “consumato per ragioni di genere” e si suggerisce al prossimo Parlamento di rivedere come un delitto doloso le molestie sessuali, specie nei luoghi di lavoro.
Per affrontare la delicata tematica, la Sezione Territoriale di Salerno del Movimento Forense ha organizzato per il giorno 27 febbraio 2018 alle ore 15:00 il Convegno di studi dal titolo “L’amore che fa male”, che si terrà presso il Salone dei Marmi del Comune di Salerno.
Il Convegno, che avrà il patrocinio del Comune di Salerno e dell’Assessorato alle Pari Opportunità, aperto a qualsiasi figura professionale sia interessata alla problematica, mira a garantire un adeguato approccio rispetto alla tematica della violenza sulle donne, mediante il confronto con diverse figure professionali (psicologi, medici, forze dell’ordine) in ragione della necessaria competenza multidisciplinare occorrente per trattare gli episodi di violenza di genere, non trascurando il dialogo con i soggetti istituzionali.
Il format dell’evento, adottato in una serie di incontri tematici organizzati dall’avv. Agata Armanetti presso Camera e Senato, si concentra su tematiche di notevole rilievo sociale.
Anche l’evento salernitano, quindi, coinvolgerà diverse figure istituzionali (assessorati competenti, forze dell’ordine, Ordine degli Avvocati) e professionali (avvocati, medici, psicologi) al precipuo fine di catechizzare alla cultura del rispetto e della legalità, ed agli strumenti di tutela che questa predispone, ampie fasce di cittadinanza. In tale ottica, si procederà a coinvolgere l’Ufficio Scolastico Provinciale al fine di divulgare la notizia del Convegno presso gli istituti scolastici.
Parteciperanno all’evento il Questore di Salerno ed un rappresentante del Comando provinciale dell’Arma dei Carabinieri.
L’evento formativo vedrà, inoltre, la presenza dell’avv. Americo Montera (Presidente del Consiglio dell’Ordine di Salerno), dell’avv. Massimiliano Cesali (Presidente nazionale del Movimento Forense) e dell’avv. Ciro Salmieri (Presidente della sezione territoriale di Salerno di Movimento Forense).
Il convegno sarà moderato dall’Avv. Emilia Natale (Responsabile formazione di MF Salerno) e si avvarrà delle relazioni di:
– Dott.ssa Maria Rita Giordano, Assessore alle Politiche Giovanili, per quel che concerne l’importanza del coinvolgimento delle giovani generazioni alla cultura del rispetto di genere;
– Prof.ssa Gaetana Falcone, Assessore alle Pari Opportunità, la quale parlerà della funzione della scuola rispetto alla cultura della legalità;
– Avv. Agata Armanetti, civilista ed avvocato di famiglia, del Foro di Imperia ma operante su Roma, la quale ci illustrerà come tutelarsi in sede civile in caso di violenze endofamiliari;
– Avv. Ivan Nigro, penalista, del Foro di Salerno, che argomenterà circa le problematiche penali e le modalità di tutela;
– Dott.ssa Giuseppina Cucco, Psicologa, Giudice Onorario presso il Tribunale per i Minorenni di Salerno, il cui intervento illustrerà alla platea, di contro ad un amore che fa male, l’amore che “fa bene”;
– Dott. Gianfranco Glielmi, Medico in servizio presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Agropoli, che ci parlerà dei molteplici interventi su donne costrette a ricorrere alle prime cure in sede di P. S. per percosse e maltrattamenti in famiglia.