Domenica 14 aprile, il caffè Letterario Rodaviva di Cava de’ Tirreni, ospiterà alle ore 19,30, la presentazione del romanzo di Stefano Spataro “Felicità senza dolore”, in libreria per le edizioni l’Erudita, pubblicato da qualche mese. L’evento patrocinato dall’Associazione Marco Amendolara, saluterà gli interventi di Francesco G.Forte, Luca Dalisi e Alfredo Nicastri, presidente del sodalizio promotore. Con i relatori e l’autore, di origini siculo-lucane, ma milanese e napoletano d’adozione, l’attrice Antonella Valitutti proporrà alcune pagine del volume e il musicista Luca Buoninfante, che ne firmerà il commento musicale. In un quartiere della periferia napoletana, gli strambi personaggi del romanzo intrecciano la loro vita e le loro voci in un’esistenza sospesa. C’è Tina la stiratrice, devota moglie inconsapevole di un camorrista di serie B; Carmen la piagnona, giornalaia dagli occhi bellissimi e mai asciutti; Marocco il gommista, angelico killer dell’usuraio dai denti marci; Giacomino lo storpio, coscienza critica di un contesto di ignoranza e pregiudizio; l’entomologo con la sciatica, che per comprendere la realtà deve ridurla alle dimensioni degli insetti; e sullo sfondo l’orizzonte monocromatico del professore in pensione, del parroco pusillanime, del camorrista, degli abitanti del rione. Regista visionario dell’intreccio il Signor Mani, il suo sguardo straniante, il suo esperimento, la sua profezia. La narrazione polifonica di Stefano Spataro si traduce in un linguaggio che si muove su molteplici registri e restituisce, accompagnata dai disegni di Luca Dalisi, una visione del mondo policentrica e disorientante. Nella complicata geografia dei sentimenti umani – paura, rabbia, frustrazione, fede, impotenza, amicizia, amore – la felicità, Eudaimonia, è l’ambiguo motore di tutto e insieme meta di un viaggio ancora da cominciare. “Per tutta la vita non ho avuto altro desiderio se non quello di perseguire la felicità senza dolore. Intendo dire la senza dolore felicità, ovvero una forma di felicità così assoluta che si nega qualsivoglia tentazione o minaccia di dolore.