«Questa nuova commedia nasce da un’idea che avevo in mente da tempo, uno spunto che mi permettesse di raccontare in chiave realistica e divertente il lato oscuro e grottesco dell’animo umano. Non dell’umanità intera ovviamente, ma di quella grande melassa/massa dalla quale provengo, quel blocco sociale che in Italia viene definito “piccola borghesia“». Così Vincenzo Salemme ci presenta il suo nuovo spettacolo, “Una festa esagerata”, con il quale approda, lunedì 5 dicembre alle 21 alla Sala Truffaut della Cittadella del Cinema la IX Stagione Invernale di Prosa promossa dall’Associazione Giffoni Teatro con il sostegno del Comune di Giffoni Valle Piana. Lo spettacolo è sold out già da settimane: andati a ruba i biglietti per la data giffonese dell’artista napoletano.
«Volevo parlare delle cosiddette persone normali, di coloro che vivono nascondendosi dietro lo scudo delle convenzioni, coloro che vivono le relazioni sociali usando il codice dell’ipocrisia come unica strada per la sopravvivenza – prosegue l’autore, interprete e regista – Sopravvivenza alle “chiacchiere”, alle “voci”, ai sussurri pettegoli e sospettosi dei vicini. E sì, perché io vedo la nostra enorme piccola borghesia come un grande condominio, fatto di vicini che si prestano lo zucchero, il termometro e si scambiano i saluti ma che, al contempo, sono pronti a tradirsi, abbandonarsi e, in qualche caso estremo, anche a condannarsi a vicenda».
La storia narra di una famiglia borghese di oggi, composta da padre, madre e figlia coinvolta nell’organizzazione del debutto in società della giovane Mirea. Ed ovviamente, non potrebbe esserci nulla di più semplice se non fosse che il padre (Vincenzo Salemme), uomo di valori morali (leggermente) presuntuoso sul suo carisma e amante del teatro, che deve confrontarsi con una moglie (Teresa Del Vecchio) “affamata” di popolarità e di scalata sociale, disposta a tutto pur di incassare soldi e fare la vita da “borghese milanese” scendendo a compromessi con la politica locale.
In tutto ciò non possono mancare le pedine degli imprevisti interpretate magistralmente da un cast competente e fortemente teatrale. Una figlia (Mirea Flavia Stellato) a cui Gennaro Parascandalo cerca di insegnare i valori come l’amore e il rispetto, ma è molto più presa dai beni materiali confondendo amore e soldi, un furbo-napoletano che cerca di fare l’indiano a servizio dei padroni di casa, un neo-portiere del palazzo (Antonio Guerriero) impegnato nelle elezioni di condominio, un prete (Nicola Acunzo) alternativo “da strada” e la storia di un vecchio amore (Antonella Cioli) che continua a tornare nella vita del protagonista e che è trama portante.
L’appuntamento successivo con la IX Stagione è con Sebastiano Somma. Primo ospite del 2017, andrà in scena giovedì 12 gennaio con “Uno sguardo dal ponte”. Tra i più importanti testi della drammaturgia americana del Novecento, riprende realisticamente il sogno vissuto da milioni di italiani approdati nella New York degli anni ’50, alla ricerca di un futuro migliore.