“Progetto Erasmus Plus – Inpri Inclusion in Primary School”.
E’ questa la denominazione del progetto che l’Istituto Gatto di Battipaglia ha intrapreso e sta portando avanti per avviare un’educazione all’inclusione, “Didattica inclusiva”, in quanto ogni scuola deve fornire una buona opportunità a tutti gli allievi indipendentemente dalle loro differenti abilità.
Tutti i ragazzi e le ragazze devono essere trattati con rispetto e ad ognuno di loro deve essere data l’opportunità di lavorare insieme a tutti gli altri. Una educazione inclusiva deve essere vista come un processo continuo e tutti gli insegnanti devono lavorare attivamente a questo obiettivo. Il dirigente scolastico del suddetto istituto, dott. Fortunato Ricco afferma che l’intero istituto, l’intero personale docente, crede fermamente che l’inclusione sia un diritto fondamentale ed è in stretta relazione con il concetto dell’appartenenza. Le persone con o senza disabilità devono poter interagire con gli altri alla pari. Una didattica inclusiva permette alla scuola di migliorare la propria qualità: una scuola in cui tutti i bambini siano bene accolti e dove possano apprendere secondo i loro ritmi di apprendimento. Inoltre la scuola deve essere un luogo dove tutti i bambini devono comprendere tutte le diversità e le stesse viste come una ricchezza. Così facendo la diversità diventa normalità. Lo scopo della didattica inclusiva è quella di permettere ad ogni individuo un approccio “normale” alla vita di tutti i giorni in modo da crescere e svilupparsi come un essere umano completo.
L’istituto Gatto di Battipaglia è risultato beneficiario di fondi per avviare il progetto Erasmus Plus in collaborazione con due istituti, Germania, Monaco di Baviera e con la Spagna, Hervas. Il progetto permetterà di confrontarsi sull’educazione inclusiva e cooperativa in merito alla giustizia educativa. Inoltre, intende attuare un percorso che contempli un processo di apprendimento per alunni BES e nel contempo sviluppare ed implementare situazioni di insegnamento/apprendimento nonché la creazione di un ambiente specifico di apprendimento. La richiesta di partenariato è partita dalla Germania perché vi sono notevoli differenze tra i paesi europei per quanto riguarda l’inclusione, infatti, in Germania l’inclusione dei BES è ad una fase sperimentale e gli alunni BES frequentano scuole speciali mentre in Italia ed in Spagna il processo di inclusione ed integrazione degli alunni disabili è all’avanguardia. Il risultato di questa cooperazione dovrebbe migliorare le competenze specifiche di inclusione e generare un confronto costruttivo per tutti i partner e sviluppare e valutare esempi di “best practice” con particolare riferimento all’inclusione.
Dal giorno 16 al 21 dicembre si è svolto a Monaco di Baviera il primo meeting transnazionale con la scuola tedesca che ha avuto come scopo la pianificazione di tutto il progetto che durerà due anni e consterà di 5 incontri. Di questi ultimi alcuni si sono svolti lo scorso dicembre e marzo, altri si terranno a giugno, luglio 2016 e febbraio 2016.