Il lungomare di Salerno non è soltanto un luogo dove si sono formati nuotatori o personaggi sportivi che amano l’acqua. Bensì nei suoi pressi sono nati e si sono sviluppati alcuni sportivi che non hanno niente a che vedere con l’acqua. Enzo Maresca è probabilmente il più grande esempio di calciatore nato a Salerno che ha esportato la sua bravura e la sua tecnica in tutta Europa. Nato in quel di Pontecagnano nel 1980, ma cresciuto tra i vicoli del capoluogo, il centrocampista salernitano fu notato subito dal Milan, che lo portò alla sua scuola giovanile in quel di Milanello a soli quattordici anni. In seguito, dopo essere passato per il Cagliari e il West Bronwich, Maresca fu ingaggiato nel 2000 dalla Juventus, una delle realtà calcistiche più importanti del mondo e assoluta dominatrice del calcio italiano, come ben testimoniano i sette scudetti di seguito vinti ultimamente.
In quel di Torino il giovane centrocampista campano iniziò a farsi notare per la sua tecnica individuale e per il suo posizionamento in mezzo al campo sebbene non riuscisse a farsi un posto da titolare, vista l’agguerrita concorrenza. A quell’epoca, infatti, la Juventus era una delle squadre più forti del continente, come del resto lo è adesso. Le quote della Champions League, infatti, indicano la Vecchia Signora come una delle favorite alla conquista del titolo europeo di quest’anno, anche perché si tratta di un trofeo che è ormai diventato un’ossessione per la società torinese. Per quanto riguarda Maresca, le due stagioni alla Juventus furono da comprimario e la sua svolta arrivò prima nell’estate del 2004, quando passò alla Fiorentina, e poi in quella successiva, quando fu acquistato dal Siviglia. Nella squadra andalusa il salernitano trovò il suo posto nel mondo: furono infatti ben quattro le stagioni consecutive disputate da Maresca con il Siviglia. In questi quattro anni, oltre a mettere a segno 13 reti e a diventare uno dei simboli della squadra spagnola, l’ex juventino vinse per ben due volte la Coppa UEFA, oggi chiamata Europa League. La finale dell’edizione 2005-06 lo vide assoluto protagonista con una doppietta contro il Middlesbrough, sancendo così il suo legame assoluto con la tifoseria, che lo elesse idolo assoluto.
Nella sua quarta stagione a Siviglia, anche a causa di problemi fisici, Maresca perse il posto da titolare e decise di andarsene per iniziare un nuovo periplo senza sosta, giocando anche nella vicina Malaga, senza però riuscire ad impressionare come al Sanchez Pizjuán. Il centrocampista salernitano, dotato di molto talento ma mai del tutto continuo in quanto a rendimento, non sarebbe più riuscito a trionfare come fece a Siviglia, dove sarebbe poi tornato come collaboratore tecnico nei pochi mesi in cui Vincenzo Montella fu l’allenatore oltre un anno fa. Dopo una carriera soddisfacente nella quale probabilmente avrebbe potuto dare di più, Maresca è adesso assistente del tecnico cileno Manuel Pellegrini al West Ham United. Il suo apprendistato da allenatore è appena cominciato e chissà che presto l’ex centrocampista non possa venire scelto come allenatore per un progetto importante.