Due file di puntini per la terra, due linee ondulate per i fiumi, due spezzate per i monti. Poi colori diversi e una frase semplice ed efficace: “La nostra terra, quella vera”, declinabile in: “La nostra terra, il suo sapore” e “La nostra terra, rinasce”. Sono il nuovo logo e il nuovo claim dell’Ente Riserve naturali Foce Sele Tanagro Monti Eremita Marzano, disegnati da Davide Vignes, 33 anni, nato a Cotignola in provincia di Ravenna, residente a Berlino dove lavora. E’ lui il vincitore del concorso indetto dall’Ente presieduto dall’architetto Maria Gabriella Alfano e sarà la sua idea a rendere riconoscibile ogni azione dell’Ente Riserve da oggi in poi.
Ecco il concept del progetto: “Lo scopo principale è stato quello di individuare il nucleo fondamentale della mission dell’Ente. Alla luce dei compiti principali, che sono ovviamente quelli di tutela del territorio della Riserva, c’è anche quello di promozione, non solo in termini meramente turistici, ma anche di rilancio di una identità territoriale, di salvaguardia di una condizione invidiabile di armonia tra attività umane e vita naturale della flora e della fauna locali. L’Ente deve probabilmente enfatizzare non solo le bellezze dei luoghi ma anche la loro collocazione. Probabilmente moltissimi non sono a conoscenza di questa Riserva ed è anche difficile trovare delle mappe che ne traccino in modo preciso e leggibile i confini. Deve rafforzare la sua presenza su siti e portali che promuovono viaggi, vacanze o visite in parchi naturali e riserve. Un altro punto da enfatizzare è la qualità della vita e dei luoghi rispetto ad una immagine della Campania come “terra dei veleni”, “terra dei fuochi”. Se è vero che la regione vive una vera tragedia ambientale nei territori del casertano è altrettanto vero che le aree della Riserva sono parte di un territorio dall’altissima qualità della vita, per lo meno nell’ambito della tutela del territorio e della gastronomia”.
La giuria, composta dall’architetto Maria Gabriella Alfano -Presidente dell’Ente Riserve; dal geometra Carmine Caggiano– Presidente della Comunità dell’Ente Riserve; dal professore Alfonso Amendola docente di Scienza della Comunicazione presso l’università degli Studi di Salerno; dalla professoressa Anna Cicalese, docente di Semiotica presso l’università degli Studi di Salerno; dal professore Pino Grimaldi, designer, direttore creativo di Blur, ha così motivato la scelta: “Il progetto del logo premiato rappresenta un completo ed ampio programma di corporate design articolato in numerose declinazioni formali delle applicazioni. Lo sviluppo del pittogramma-diagramma che sintetizza nel concept l’esigenza di rappresentare i tre elementi del territorio (monti, acqua, spiagge) è resa con una forte sintesi dalla facile memorabilità.
L’aspetto visivo che esprime è reso anche nella flessibilità applicativa del marchio che consente una versatilità in grado di sviluppare il valore d’insieme. Il programma di design presentato illustra con diverse semplificazioni quanto il sistema sia riconoscibile e coerente. L’uso del font “gotham” nelle tre penne utilizzate (medium, bold e condensed) offre una fluida e forte leggibilità pur mantenendo un’intensa caratterizzazione nelle applicazioni. Negli altri elementi di design del packaging, esemplificato nella suddetta proposta, il brand diventa texture e rende decorativo e sobri gli imballaggi. Lo stesso claim (“la nostra terra, quella vera”; “la nostra terra, il suo sapore”, “la nostra terra, rinasce”) esprime anche nella declinazione i principi valoriali di autenticità e genuinità legati al territorio”.