Emergenza depuratori, Ausino: costretti ad aumentare le tariffe dell’acqua.

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dal presidente di Ausino S.p.A. servizi idrici integrati, Avv. Mariano Agrusta, riceviamo e pubblichiamo

Al
Commissario straordinario
Presidente dell’Ente Idrico Campano
C/o sede Autorità d’Ambito Se le
Parco Arbostella -Viale G. Verdi n.23/L
84131 – Salerno
i nfo@ pecatosele. i t
Al Prefetto di Salerno
Piazza Giovanni Amendola
84121 -Salerno
protocollo.prefsa@ pec. interno.it
Al Presidente della Giunta
Regione Campania
seg.presidente@regione.campania.it
Via S. Lucia n.81
80132 – Napoli
All’ Assessore all’Ambiente
Regione Campania
assessore.bonavitacola@regione.campania.it
Via S. Lucia n.81
80132- Napoli
Al Presidente della Provincia di Salerno
presidente .canfora@ pec. provincia.salerno. i t
Via Roma
84121 – Salerno
Al Sindaco del comune di Amalfi
Piazza Municipio n.3
84011-Amalfi (Sa)
comune.amalfi.sa.it.posta.certificata@asmepec.it
Al Sindaco del comune di Atrani
Via Dei Dogi n.22
84010-Atrani (Sa)
protocollo.atrani@asmepec.it
Al Sindaco del comune di Cetara
Corso Umberto l, n.47
84010- Cetara (Sa)
sindaco.cetara@asmepec.it
Al Sindaco del comune di Montecorvino Rovella
84096- Montecorvino Rovella (Sa)
Piazza Padre Giovanni da Montecorvino
protocollo@pec.comune.contecorvinorovella.sa.it

Al Sindaco del comune di Praiano
Via Umberto l n.l
84010- Praiano (Sa)
protocollo.praiano@asmepec.it
Al Sindaco del comune di Ravello
Via S.Giovanni del Toro n.1
84010- Ravello (Sa}
protocollo@pec.comune.ravello.sa.it
Al Prof. Paolo Massarotti
Custode giudiziario
Via Antiniana n. 2/ A
Pozzuoli (NA)
studio. massarotti@tin.it
e p.c. Alla Procura della Repubblica
c/o Tribunale di Salerno
prot.procura.salerno@giustiziacert.it

Oggetto: Convenzione di gestione del s.i.i. nel territorio “Area Costa D’Amalfi”- gestione
impianti fognari e depurativi difformi.

Egregi commissario, presidente, prefetto, presidenti, assessore, sindaci e custode giudiziario,
nel richiamare e ribadire il contenuto della precedente nota prot. 5386 delll.04.2017 a firma dello scrivente e sulla scorta dell’esito dell’incontro, richiesto dal Commissario dell’ex Autorità d’Ambito Sele, dott. Parente, tenutosi presso l’ufficio dell’assessorato all’Ambiente della Regione Campania, si prende atto che non esiste una soluzione alla problematica esaminata, malgrado la disponibilità al dialogo manifestata da parte di tutti i presenti, nelle rispettive qualità, intervenuti all’incontro, coi i quali si è condiviso che:

a) Con le mere attività di manutenzione ordinaria e straordinaria, che non prevedano ingenti
investimenti per la radicale ristrutturazione o nuova costruzione degli impianti, palesemente
carenti o addirittura assenti all’atto della consegna in gestione, non è possibile che i reflui
immessi in corpo idrico superficiale possano rispettare i limiti tabellari previsti dal D.L.vo 152/06, ben più restrittivi di quelli previsti dalle previgenti normative vigenti all’epoca della costruzione dei medesimi, ove presenti;

b) Le predette attività di manutenzione ordinaria e straordinaria, unitamente alla periodica verifica, manutenzione e riparazione delle condotte sottomarine, con la diffusione dei reflui lontano dalla linea di costa ed in profondità, limitatamente agli impianti siti in costiera amalfitana, garantiscono un elevato grado di abbattimento delle cariche batteriche, come sistematicamente accertato e pubblicato dall’ ARPAC re lativamente alle acque di balneazione, circostanza questa che costituisce un elemento fondamentale di tutela della salute pubblica;

c) Il custode giudiziario ha avuto modo di ben accertare la reale situazione e, ancorché stia
chiedendo ed ottenendo il miglioramento delle fasi di trattamento esistenti, è conscio che non
sia possibile, con l’esecuzione di tali interventi, di ottenere il rispetto dei limiti tabellari vigenti
per l’ immissione delle acque reflue in corpo idrico superficiale;

d) l funzionari dell’ARPAC sono obbligati, in quanto compulsati dalle forze dell’ordine delegate per le indagini condotte dalla Procura della Repubblica, ad effettuare periodicamente la verifica
dell’esistenza delle autorizzazioni allo scarico dei predetti impianti, ovviamente impossibili da
ottenere, e il rispetto della conformità delle immissioni in relazione ai parametri previsti dal
D.L.vo 152/06;

e) Da tali accertamenti, considerato che non possono essere invocate le condizioni previste nella delibera di giunta regionale n.259 del 29.05.2012, che riguardano solo le fasi di avvio, di arresto e di guasto degli impianti di depurazione, scaturiscono le inevitabili procedure sanzionatorie amministrative, che la Regione Campania irroga, in solido, a carico del soggetto gestore e del suo legale rappresentante pro-tempore;

f) In caso di contenzioso o di mancato pagamento la Regione Campania conferisce mandato per il recupero del credito ad Equitalia S.p.a., con i conseguenti rischi patrimoniali per i legali
rappresentanti pro-tempore nonché di paralisi delle attività di gestione del s.i. i. dell’ Ausino S.p.a.;

g) L’insieme di tali condizioni non consente quindi alcuna deroga, a meno di interrompere il servizio di erogazione idrica, per evitare che si possano produrre acque reflue;
h) Le difformità riscontrate sono destinate a permanere sine die, a meno del caso del comune di Amalfi, ove i lavori ormai in corso, consentono di prevedere che entro la fine del prossimo anno possa terminare la fase emergenziale, pur non sapendo se nel frattempo verranno irrogate altre sanzioni;

i) Per i depuratori di Atrani, Ravello, Praiano, Cetara e Montecorvino Rovella non è dato di sapere per quanto tempo dovrà permanere l’attuale stato di non conformità, poiché la Regione Campania ha designato la Provincia di Salerno soggetto attuatore delle opere. Pertanto non si può escludere che la realizzazione e l’entrata a regime dei nuovi impianti, che dovranno poi essere collaudati e consegnati all’Ausino S.p.a. per la futura gestione, possa permanere ancora per molti anni.

Tutto quanto innanzi acclarato, obbliga il sottoscritto a chiedere il coinvolgimento del Presidente della Giunta Regionale della Campania e del Presidente della Provincia di Salerno ad adottare ogni atto utile per far cessare tale stato di cose, accelerando le procedure per la realizzazione dei lavori.

Tanto, non escludendo la revoca in capo alla Provincia della funzione di soggetto attuatore, che fino ad oggi è stata in grado di perdere 89 milioni di euro di finanziamenti comunitari, assegnati per il period 2007-2013 e che ad oggi non ha ancora dato alla luce neanche un affidamento dei lavori già programmati, pur in presenza di progetti e di eventuali proposte alternative di più rapida realizzazione, come formulate dalla struttura tecnica deii’Ausino S.p.a ..
Pertanto, non intravedendosi alcuna soluzione alla complessa e ridondante problematica innanzi esposta, l’ Ausino S.p.a., non avendo altre soluzioni, dovrà introdurre in tariffa le sanzioni irrogate dalla Regione Campania, come peraltro già previsto dalla convenzione sottoscritta con l’Autorità, la quale all’art. 5.2 recita testualmente: “le eventuali sanzioni dovute ad irregolarità strutturali degli impianti, già presenti all’atto della presa in consegna, vanno riconosciute quali costi di gestione con conseguente remunerazione dalla tariffa.”

La presente verrà trasmessa agli organi di informazione, affinché l’opinione pubblica possa rendersi conto dell’assurda situazione in cui versa la gestione del s.i.i. nel territorio di competenza dell’Ausino S.p.a. e che i costi del servizio addebitati all’utenza risentiranno delle sanzioni dovute alla Regione Campania.

Cordiali saluti.
AUSINO S.p.A.
servizi idrici integrati

Il Presidente
Avv. Mariano Agrusta