Domenica 20 e lunedì 21 settembre si vota per l’elezione dei Governatori di 7 Regioni (Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Campania, Puglia + Valle d’Aosta), nonchè per il referendum confermativo della legge sul taglio dei parlamentari. In molti comuni poi si vota anche per l’elezione del sindaco e del Consiglio Comunale.
I cittadini campani si recheranno alle urne domenica 20 settembre, dalle ore 7 alle ore 23 e lunedì 21 settembre 2020, dalle ore 7 alle ore 15, per eleggere il Presidente della Giunta regionale ed i 50 componenti del Consiglio regionale. È proclamato eletto Presidente della Giunta regionale il candidato che ha conseguito il maggior numero di voti validi in ambito regionale. Il Presidente eletto è, di diritto, componente del Consiglio regionale, così come il candidato alla carica di Presidente che consegue un numero di voti validi immediatamente inferiore a quello del candidato proclamato Presidente.
Il Consiglio Regionale si compone di 50 consiglieri eletti nelle rispettive circoscrizioni elettorali delle 5 province campane, così ripartiti:
– 27 consiglieri per la circoscrizione di Napoli
– 9 consiglieri per la circoscrizione di Salerno
– 8 consiglieri per la circoscrizione di Caserta
– 4 consiglieri per la circoscrizione di Avellino
– 2 consiglieri per la circoscrizione di Benevento
I consiglieri vengono eletti con criterio proporzionale, sulla base delle liste circoscrizionali provinciali con applicazione di un premio di maggioranza legato al Presidente eletto. In virtù del premio di maggioranza, le liste collegate al candidato proclamato eletto alla carica di Presidente della Giunta regionale ottengono almeno il sessanta per cento dei seggi del Consiglio. Nel calcolo delle percentuali di seggi del Consiglio non è conteggiato il seggio che spetta al Presidente eletto.
Come si vota
Per poter esercitare il diritto di voto, gli elettori dovranno presentarsi al seggio di riferimento muniti di scheda elettorale e documento di riconoscimento valido. La votazione per l’elezione del Presidente della Giunta regionale e per l’elezione del Consiglio regionale avviene su un’unica scheda di colore arancione. La scheda è suddivisa in parti uguali: nelle parti a sinistra sono riportati i simboli della lista o delle liste collegate a ciascun candidato Presidente, laddove siano state presentate e ammesse; nelle parti a destra sono indicati i candidati Presidente; accanto ad ogni lista è riportato lo spazio per esprimere le preferenze per i candidati consiglieri regionali.
Il 20 e il 21 settembre si vota anche per il referendum costituzionale che prevede la diminuzione del numero dei parlamentari. Il taglio dei parlamentari è previsto dalla riforma approvata in Parlamento a ottobre e dovrà ora essere confermato (o meno) dal voto popolare. Ad oggi i parlamentari sono 945: in caso di approvazione del referendum diventerebbero 600, ovvero 400 deputati e 200 senatori. Il referendum si sarebbe dovuto tenere il 29 marzo, ma è stato rinviato a causa dell’emergenza Coronavirus. Si è quindi deciso di votare il 20 e 21 settembre, insieme alle elezioni regionali, amministrative e suppletive. Il referendum è confermativo, si vota cioè per confermare o meno il taglio del numero dei parlamentari: non c’è quindi alcun quorum.
Infine, domenica 20 e lunedì 21 si vota anche per l’elezione dei sindaci in 85 Comuni della Regione Campania.
In particolare, in provincia di Salerno si eleggono i sindaci di Angri, Cava de’ Tirreni, Eboli e Pagani per i comuni con oltre 15.000 abitanti e per i quali la legge prevede il ricorso al ballottaggio tra i due candidati più votati nel caso nessun candidato sindaco ottenesse la metà più 1 dei voti.
Sono invece Amalfi, Casal Velino, Celle di Bulgheria, Ispani, Laurino, Lustra, Maiori, Pertosa, Polla, Positano, Postiglione, San Giovanni a Piro, San Marzano sul Sarno, San Valentino Torio, Sant’Angelo a Fasanella, San Valentino Torio e Sicignano degli Alburni i Comuni con meno di 15.000 abitanti.
Elezioni 2020 e coronavirus, come si vota
Le operazioni di voto si svolgeranno domenica dalle 7 alle 23 e lunedì dalle 7 alle 15 con alcune novità dovute all’emergenza coronavirus. Gli elettori sottoposti a trattamento domiciliare e quelli che si trovino in condizioni di quarantena o di isolamento fiduciario per covid-19 sono ammessi a votare presso il proprio domicilio nel comune di residenza.
La legge approvata di recente stabilisce che «al fine di prevenire il rischio di contagio da covid-19, le consultazioni elettorali e referendarie dell’anno 2020 si svolgono nel rispetto delle modalità operative e precauzionali di cui ai protocolli sanitari e di sicurezza adottati dal Governo».
Per l’allestimento dei seggi verranno – compatibilmente con le caratteristiche strutturali degli edifici adibiti a seggi elettorali – previsti percorsi dedicati e distinti di ingresso e di uscita, chiaramente identificati con opportuna segnaletica, in modo da prevenire il rischio di interferenza tra i flussi di entrata e quelli di uscita.
È, inoltre, necessario evitare assembramenti nei seggi elettorali, prevedendo il contingentamento degli accessi nell’edificio, ed eventualmente creando apposite aree di attesa ali ‘ esterno dell’edificio stesso. I locali destinati al seggio devono prevedere un ambiente sufficientemente ampio per consentire il distanziamento non inferiore a un metro sia tra i componenti del seggio che tra questi ultimi e l’elettore. Si deve, però, anche garantire la distanza di due metri al momento dell’identificazione dell’elettore, quando a quest’ultimo sarà necessariamente chiesto di rimuovere la mascherina limitatamente al tempo occorrente per il suo riconoscimento. A tal fine può essere prevista apposita segnaletica orizzontale per facilitare il distanziamento.
I locali in questione devono, anche, essere dotati di finestre per favorire il ricambio d’aria regolare e sufficiente favorendo, in ogni caso possibile, l’aerazione naturale. Per quanto attiene al numero e alla disposizione delle cabine elettorali, si deve tenere in considerazione lo spazio effettivamente disponibile, anche tenendo conto dello spazio di movimento.
Prima dell’insediamento del seggio elettorale, deve essere assicurata una pulizia approfondita dei locali ivi compresi androne, corridoi, bagni, e ogni altro ambiente che si prevede di utilizzare. Tali operazioni devono essere previste anche al termine di ciascuna delle giornate delle operazioni elettorati e comunque nel rispetto di tutte le nonne atte a garantire il regolare svolgimento del processo di voto. Le operazioni di pulizia devono essere effettuate secondo le direttive dell’Istituto Superiore di Sanità previste nel documento dell’8 maggio 2020 e di quelle contenute nella circolare del Ministero della Salute n. 17644 del 22 maggio 2020.
Nel corso delle operazioni di voto occorre che siano anche previste periodiche operazioni di pulizia dei locali e disinfezione delle superfici di contatto ivi compresi tavoli, cabine elettorali e servizi igienici.
È necessario, inoltre, rendere disponibili prodotti igienizzanti (dispenser di soluzione idroalcolica) da disporre negli spazi comuni all’entrata nell’edificio e in ogni seggio/sezione elettorale per permettere l’igiene frequente delle mani. Per quanto riguarda l ‘accesso dei votanti, è rimessa alla responsabilità di ciascun elettore il rispetto di alcune regole basilari di prevenzione quali:
- evitare di uscire di casa e recarsi al seggio in caso di sintomatologia respiratoria o di temperatura corporea superiore a 37.5°C;
- non essere stati in quarantena o isolamento domiciliare negli ultimi 14 giorni;
- non essere stati a contatto con persone positive negli ultimi 14 giorni.
Per tali ragioni, il Comitato tecnico Scientifico non ritiene necessaria la misurazione corporea durante l’accesso ai seggi. Per accedere ai seggi elettorali è obbligatorio l’uso della mascherina da parte di tutti gli elettori e di ogni altro soggetto avente diritto all’accesso al seggio (es rappresentanti di lista), in coerenza con la normativa vigente che ne prevede l’uso nei locali pubblici.
Nei seggi che prevedono più sezioni elettorali, al fine di evitare la formazione di assembramenti, si ribadisce l’opportunità di prevedere aree di attesa all’esterno. Al momento dell’accesso nel seggio, l’elettore dovrà procedere alla igienizzazione delle mani con gel idroalcolico messo a disposizione in prossimità della porta. Quindi l’elettore, dopo essersi avvicinato ai componenti del seggio per l’identificazione e prima di ricevere la scheda e la matita, provvederà ad igienizzarsi nuovamente le mani. Completate le operazioni di voto, è consigliata una ulteriore detersione delle mani prima di lasciare il seggio.