Tra buoni propositi, proclami tutti da verifcare ed immancabili querelle si avvicina il giorno in cui, le numerose attese ed aspirazioni della classe politica, troveranno risposte alla loro capacità di rappresentarsi e rappresentare i bisogni delle comunità di riferimento.
Di certo, il prossimo 5 giugno, sarà occasione per misurare il grado di democrazia e senso di appartenenza, che le nostre comunità sapranno esprimere, attraverso la pratica del voto e dell’astensione, figlia di una realpolitk, generativa di uno spazio di preoccupante disinteresse e disimpegno, di un solco ormai sempre più profondo di diffidenza tra quest’ultima ed i cittadini.
Per questo, noi delle Acli – dichiara il Presidente Mastrovito – vogliamo rimarcare l’idea, a nostro avviso inconfutabile, che della politica non si può fare a meno.
Non può esserci, società complessa come la nostra che possa autogovernarsi, non esiste, così com’è una illusione solo verbale il suo rovescio, l’antipolitica, anche quando vince le elezioni. In un momento storico, in cui la convivenza sociale si fa più difficoltosa e conflittuale e la crisi della rappresentanza politica genera sfiducia e distacco, ecco che diventa importante e costitutiva della nostra identità repubblicana, il riappropriarsi di una condizione di sovranità inalienabile.
La democrazia è un bene delicato, fragile, non scontato, che ha bisogno di “manutenzione”, di essere coltivato ed agito. Per questo, il primo impegno che chiediamo di assumere a tutti i cittadini, ai soci, ad amici e simpatizzanti, è di esercitare il diritto di voto, con animo ragionevole e costruttivo.
Astenersi dal partecipare, significherebbe non solo delegare ad altri le nostre scelte, ma anche sottrarsi all’impegno per un cambiamento fondato sulla nostra responsabilità, di cittadini e non di consumatori, di sovrani e non di sudditi, promuovendo così il valore educativo che è insito in una scelta libera e consapevole.
E’ necessario reagire con un’iniziativa positiva, di alto valore etico e civile, assumendosi la responsabilità di scegliere; gesto, che nel suo esercizio, non è soltanto dovere etico, ma si traduce in richiesta politica di una soluzione morale.
Per queste ragioni, le Acli salernitane augurano Buon voto a tutti