Il 10 giugno i cittadini di 19 comuni della provincia salernitana – saranno chiamati ad eleggere i propri rappresentanti nei governi locali. Questo importante avvenimento democratico, è per noi un’occasione per riflettere sulle azioni intraprese e per “collaborare con e vigilare su” le amministrazioni comunali.
Al di là, delle incognite che pesano sul quadro politico nazionale, rischiando di distrarci ed debilitare così il Paese, il voto amministrativo è decisivo per le sorti delle piccole e grandi comunità. Sul territorio si gioca la mobilità, l’ambiente, la riqualificazione urbana ed edilizia, l’integrazione culturale di luoghi sempre più ricchi di multietnicità, la credibilità della politica.
Dai nostri Comuni, primi presidi sociali, educativi ed istituzionali, bisogna ripartire per generare riqualificazione democratica; la democrazia, non è un concetto astratto ma si declina concretamente nella vita, nelle scelte e nei gesti che si realizzano nelle istituzioni e nel rapporto di queste con le persone.
Chiediamo così alla politica – dichiara Mastrovito – di non rinunciare alla propria vocazione pedagogica ed ai cittadini di non lasciarsi indebolire (dagli umori mediatici) nel proprio senso di responsabilità, affinché si ritrovi la giusta serenità ed equilibrio, tale da consentirci di andare avanti nel rispetto della nostra storia di grande civiltà giuridica e sociale.
Come ACLI – continua Mastrovito – lungi dal supplire a compiti e funzioni che spettano ai partiti non rinunciamo a dire la nostra, su temi e problemi che affiorano dal nostro agire nella società, mentre prestiamo ascolto ai mutevoli bisogni dei cittadini.
Fedeli all’originaria funzione formativa, di movimento di pedagogia sociale, promuoviamo nei Comuni di Campagna e Pontecagnano Faiano, degli incontri/interviste per ascoltare e dialogare con i futuri amministratori, aiutando così i cittadini-elettori a scegliere con maggiore consapevolezza e non ultimo, favorire la partecipazione al voto.
La nostra preoccupazione – conclude Mastrovito – è che i cittadini, sviliti e confusi dalla querelle politica, possano rinunciare a compiere una scelta responsabile e coerente con la propria idea di democrazia e comunità.
Il nostro documento “A Lavoro…per il governo delle comunità” – che consegneremo agli amministratori – vuole essere una traccia di lavoro per rilanciare temi, sensibilità ed attenzione verso la buona politica, che esiste ed è praticata.
Ai nostri circoli, alle strutture di base e ai dirigenti territoriali, chiederemo di essere vigili, critici e propositivi verso la politica, con stile corresponsabile per sortire insieme a tutti gli altri corpi intermedi, dei problemi e delle fatiche delle persone.