Un viaggio nell’universo eduardiano, uno spettacolo in cui cinque anime sono legate da un unico destino: trovare la salvezza che forse solo le parole possono dare.
Tempo di prosa al Teatro Charlot. La seconda stagione invernale propone, venerdì 10 febbraio, “Eduardo artefice magico” della Compagnia dell’Arte.
Un itinerario intessuto dal regista Antonello Ronga che rielabora un testo facendolo proprio, dando vita così a uno spettacolo unico nel suo genere. Con questo omaggio al grande drammaturgo, attore, regista, sceneggiatore e poeta napoletano, le parole di Eduardo De Filippo prendono vita in forma nuova, ancorate al futuro, scardinate dalla tradizione e proiettate verso un teatro che ascolta le parole di tutti.
«Sempre più spesso si vedono in giro persone che accumulano cose e oggetti come se fossero un’àncora di salvezza verso un passato che è stato, oppure come se si trattasse di una possibile strada verso il futuro, un futuro che si spera migliore. È una sorta di mania sempre più diffusa, una specie di “sindrome dell’accumulo compulsivo”. Da qui parte lo spettacolo: se invece di accumulare oggetti si accumulassero parole e, meglio ancora, le parole di un grande drammaturgo? Se si accumulassero parole che sono diventate letteratura e, perché no, anche leggenda?», spiega Ronga.
Lo scopo – scommessa della messa in scena è quello di tentare di accumulare sapere per cercare nel passato un futuro migliore. “Eduardo artefice magico” è il viaggio universale dei corpi, sempre più umanamente profughi, in questa società di anime di ogni tempo.
INFO UTILI Lo spettacolo è alle 21; telefono: 089 2593359; 350 9109146.