A livello internazionale prosegue la fase di decelerazione degli scambi mondiali e di rallentamento dell’attività economica nell’area euro.
In Italia il settore manifatturiero ha evidenziato lievi miglioramenti mentre le famiglie hanno incrementato i loro risparmi.
I prezzi al consumo sono tornati ad aumentare dopo 7 mesi. L’indicatore anticipatore dell’economia suggerisce per i prossimi mesi un proseguimento della fase di debolezza dei livelli di attività.
“Dall’Istat arrivano bruttissime notizie per l’economia italiana”. Lo afferma il Codacons, commentando la nota mensile dell’Istituto di statistica.
“Se per l’attuale autunno abbiamo già la conferma di un andamento negativo dell’economia, con vendite al palo e fiducia dei consumatori in discesa, per il prossimo inverno le stime dell’Istat non fanno sperare in nulla di buono”, spiega il presidente del Codacons, Carlo Rienzi. “Il nostro timore è che nei mesi invernali possa proseguire lo stallo dei consumi, con ripercussioni anche sugli acquisti di Natale che, come noto, rappresentano l’unica boccata d’ossigeno per il commercio”.
Secondo il Codacons le famiglie “nonostante prezzi al dettaglio fermi, maggiore potere d’acquisto e redditi più elevati, non spendono, e le previsioni dell’Istat sembrano confermare tale trend negativo anche per i prossimi mesi. Trend che si tradurrebbe in una condanna a morte per migliaia di piccole attività in grave difficoltà”.