“Salerno produce circa 66’000 tonnellate l’anno di rifiuti e ne raccoglie, come raccolta differenziata, il 60%. La città in Italia più virtuosa è Treviso che raccoglie l’89,5% di rifiuti. I rifiuti urbani prodotti in Italia sono circa 30 milioni di tonnellate: 4,4 milioni di tonnellate al Nord, 6,6 al Centro e 9,0 al Sud, isole comprese. Ogni persona produce in Italia 499 kg di rifiuti urbani l’anno, circa un chilo al giorno, che rappresentano il 10% delle 2,5 miliardi di tonnellate di rifiuti prodotti ogni anno nell’Unione Europea. Ogni cittadino dell’Unione Europea genera una media di oltre 4,5 tonnellate di rifiuti l’anno. La composizione media dei rifiuti solidi urbani è rappresentata per il 28% da rifiuti organici, per il 23% da carta e cartone e per l’11% dalla plastica”. Sono alcuni dei dati presentati dal professor Gaetano Guerra, Ordinario di Chimica Industriale presso il Dipartimento di Chimica e Biologia dell’Università di Salerno, e dal professor Stefano Castiglione, Ordinario di Biologia presso lo stesso Dipartimento, durante il convegno “Ambiente e Salute”, organizzato nella sede dell’Ordine dei Medici dall’Associazione Mogli Medici Italiani(AMMI), presieduta dalla dottoressa Maddalena Savoia D’Acunto:” Abbiamo voluto affrontare una tematica molto importate e attuale che è molto cara a noi dell’AMMI. Il tema Nazionale è proprio: ”Ambiente e Salute”. E’ importante informare, soprattutto i giovani, sui comportamenti corretti da adottare che partono dai piccoli gesti e che possono produrre grandi risultati, nella consapevolezza che rispettare l’ambiente significa proteggere la nostra salute”. Ad introdurre e moderare il convegno è stato il Presidente dell’Ordine dei Medici di Salerno, il dottor Giovanni D’Angelo, che ha sottolineato l’importanza di fare la raccolta differenziata:” Riduce enormemente il carico di condizioni che determinano l’inquinamento dell’ambiente e la trasmissione di malattie. Dobbiamo farla soprattutto per noi stessi, perché se sta bene l’ambiente stiamo bene tutti”. Il professor Gaetano Guerra, ha spiegato che l’economia circolare è l’allontanarsi progressivamente da quella che è l’economia lineare:” Che prevede, tradizionalmente, l’estrazione di materie prime che vengono trasformate in un prodotto, il quale viene gettato via dopo l’uso. Questo tipo di economia non è più sostenibile: è necessaria l’economia circolare che prevede che i prodotti ottenuti dalle materie prime, dopo essere stati utilizzati, alla fine della loro vita vengano riutilizzati per una nuova produzione, un numero infinito di volte”. Il professor Guerra ha anche spiegato che: ” La produzione mondiale di materie plastiche è di circa 360 milioni di tonnellate all’anno e l’Italia è la seconda nazione in Europa per consumo di materie plastiche dopo la Germania”. Guerra ha anche dato dei suggerimenti, tratti dal rapporto EASAC, per migliorare la fattibilità tecnica ed economica del riciclo meccanico: ” La progettazione per il riciclo deve prevedere di eliminare o almeno limitare l’uso di imballaggi multi – materiale: come ad esempio le buste del pane, di carta, ma che hanno una finestra trasparente di plastica. E’ più difficile differenziarle: meglio che siano tutte di carta o tutte di plastica: Bisognerebbe anche evitare di usare dei colori scuri per le bottiglie di plastica, come quelle di colore blu che sono più difficili da smaltire, ed evitare di usare differenti tipi di polimeri per una specifica applicazione: meglio che siano di un solo tipo di polimero”. Guerra ha anche spiegato come si riciclano le bottiglie di plastica” Fino al 50% di plastica riciclata viene riutilizzata nella realizzazione della nuova bottiglia. Fino a pochi anni fa il riciclo di plastiche era proibito per imballaggi alimentari mentre a breve sarà obbligatorio l’utilizzo di un quantitativo minimo di polimero da riciclo”. Il professor Guerra ha concluso sostenendo che:” Il riciclo è imprescindibile per ogni materiale di largo uso; che bisogna progettare dei manufatti che tengano conto del loro fine vita; che bisogna limitare l’uso di differenti materiali non facilmente separabili e utilizzare i materiali biodegradabili solo quando utili”. Il professor Stefano Castiglione, ha parlato degli scarti organici composti :” Il Compost è un materiale da aggiungere al suolo per conservare o migliorarne le caratteristiche fisiche e l’attività biologica. Il compost terriccio ricco di sostanze nutritive per il terreno, è il risultato dell’attività biologica di decomposizione dei rifiuti organici da parte dei microrganismi che, in presenza di ossigeno, trasformano la biomassa in humus”. Il professor Castiglione ha spiegato che è importante fare una buona raccolta differenziata:” Bisogna convincere le persone che è necessario differenziare di più e meglio, magari anche attraverso incentivi economici e punendo i pochi trasgressori che hanno la cattiva abitudine di buttare i sacchetti della raccolta differenziata in quello dell’organico”. Il professore Castiglione ha anche ricordato che a Salerno abbiamo un impianto di compostaggio innovativo:” E’ avanzato dal punto di vista del processo industriale: ha una produzione di biogas e di compost di qualità, che viene certificata da un ente terzo che non è del territorio”.
Aniello Palumbo