L’Ecomostro di Aresta nasce grazie alla concessione edilizia n. 15/2001, richiesta dall’Ente Parco e rilasciata dal comune di Petina , avente ad oggetto una struttura prefabbricata in legno lamellare da adibire a ricovero per attrezzi Lsu da costruirsi in località Aresta del comune di Petina.
L’opera costruita solo in parte, viene sequestrata nel 2003 e dissequestrata nel 2010 ed affidata al comune di Petina .
Da allora costituisce il simbolo del degrado ambientale, considerato che la località Aresta è zona protetta del Parco Nazionale del Cilento. Questo il primo paradosso
L’opera grazie alle diffide del Codacons Campania, sarà abbattuta il 21 marzo p.v. .
Ovviamente a spese del Parco, o meglio dei cittadini. Ulteriore paradosso.
Intanto il Codacons ha vinto un’altra battaglia ambientalista .
Ma non finisce qui.