Il terzo appuntamento della IV rassegna storico-culturale “Ebolitani Illustri”, ideata da Weboli, con l’alto patrocinio del MiBAC e rientrante nel programma annuale degli eventi condiviso col Comune di Matera nel protocollo d’intesa per Matera 2019 Capitale Europea della Cultura, è dedicata all’architetto Gaetano Genovese: nato a Eboli nel 1795, lavorò alla realizzazione e restauro di numerose chiese storiche, palazzi nobiliari e giardini del regno borbonico, di cui fu il maggiore esponente del gusto neoclassico. In particolare, nel 1839 Ferdinando II di Borbone gli affidò il compito di compiere alcuni lavori alla Regia di Caserta, tra cui la realizzazione definitiva della sala del trono.
Il programma di venerdì 20 settembre prevede due incontri: una visita guidata al mattino nel centro storico di Eboli ed il convegno pomeridiano “Paesaggi di prossimità: da Eboli verso Matera, nel cuore del Mezzogiorno” nella sala comunale “Maurizio Mangrella”. La partecipazione a ciascun appuntamento comporta il riconoscimento di 4 CFP per gli Architetti iscritti all’Ordine. «Una rassegna che cresce annualmente – ha commentato il sindaco Massimo Cariello, alla presentazione dell’evento – come testimonia la presenza attiva dell’Ordine degli Architetti in questa giornata di studio sul Genovese che ci consente anche di far conoscere luoghi suggestivi di Eboli, aprendo importanti punti di riflessione, e l’intervento di relatori di alto profilo». Per l’Ordine degli Architetti era presente il presidente provinciale Pasquale Caprio: «Un’occasione importante che serve anche a chi deve misurarsi con il recupero delle bellezze di ogni città, a cominciare dagli amministratori».
La giornata di studi, prevista per venerdì 20 settembre, è organizzata in collaborazione con l’Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Salerno, presieduto da Pasquale Caprio, con il contributo dell’arch. Mariateresa d’Arco, che ha coordinato i lavori organizzativi della giornata di studio col dott. Vito Leso dell’ufficio Staff del sindaco di Eboli e l’arch. Francesca Fasanino dell’Università degli Studi della Basilicata – Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo di Matera. «Tutto questo è stato possibile grazie alla disponibilità dell’amministrazione comunale di Eboli e del presidente Caprio – ha sottolineato Maria Teresa D’Arco, consigliera dell’Ordine degli Architetti – che hanno accolto l’idea di mettere insieme storia, cultura, pianificazione e territorio». La giornata di studi su Gaetano Genovese è anche l’occasione per rinnovare l’intesa tra Eboli e Matera Capitale Europea della Cultura 2019. «C’è un filo che unisce Eboli con Matera – ha ricordato l’arch. Francesca Fasanino dell’Università degli Studi della Basilicata – Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo di Matera -. E ricordo come il centro storico di Eboli sia presente nel portale del Ministero dei Beni Culturali, quale sito strategico per gli interventi di riqualificazione».