dal Sindaco di Eboli Massimo Cariello riceviamo e pubblichiamo
Gli atti di intimidazione sono sempre condannabili.
La nostra condanna, però, deve essere ancora più decisa quando si tratta di atti che si rivolgono contro lavoratori che lottano per le proprie famiglie e che svolgono un’attività importantissima in favore di chi ha maggiore bisogno di assistenza.
La busta con proiettile recapitata al presidente dell’Ises, Tullio Gaeta, deve smuore la coscienza di ogni cittadino.
La solidarietà per il presidente Gaeta e per tutti gli operatori dell’Ises, che rivolgo a nome dell’Amministrazione personale e di tutti i cittadini ebolitano si deve accompagnare con la condanna di ogni atto violento e di intimidazione. Non possiamo e non vogliamo abbassare la guardai, lasciando campo libero ai violenti ed ai sopraffattori.
Eboli è una città storicamente di libertà e di cultura e condanna con fermezza questo ignobile atto, schierandosi al fianco dei lavoratori dell’Ises e delle loro famiglie.
– Massimo Cariello –