Il settore Urbanistica ed Edilizia, guidato dal dirigente Giuseppe Barrella, ha approvato l’avviso per la presentazione di proposte progettuali area “Porta San Giovanni”, l’ingresso principale della città. Si tratta dell’invito a presentare proposte per un intervento di progettazione, riqualificazione e gestione dell’area denominata “Porta San Giovanni”, con apporto di capitali privati. Il provvedimento arriva dopo che la Giunta comunale aveva indicato il progetto di riqualificazione quale suo obiettivo strategico.
«L’avviso è rivolto a privati in grado di progettare, realizzare e gestire l’area pubblica denominata “Porta San Giovanni”, in modo tale da ottenere ricadute benefiche sul territorio e per i cittadini – spiega il sindaco, Massimo Cariello -. Puntiamo a riqualificare l’area, aumentare il decoro urbano e fornire servizi alla comunità».
L’area “Porta San Giovanni” è un’area di proprietà comunale comprendente l’area dell’ex Macello e dell’ex Autoparco, limitrofe all’area di proprietà regionale del mercato ortofrutticolo e all’area della stazione ferroviaria, che rappresenta la vera porta di ingresso alla città per chi arriva attraverso la direttrice autostradale, lungo la Strada Statale 19 ed attraverso la ferrovia, un’area che oggi si presenta poco ordinata. L’avviso pubblico contiene indicazioni sui soggetti destinatari dell’invito, i requisiti delle proposte progettuali, le modalità di presentazione delle proposte ed il procedimento di valutazione delle stesse. Sarà possibile presentare i progetti entro il termine del 31 maggio 2019.
«Con questo nuovo provvedimento – sottolinea il presidente del consiglio comunale di Eboli, Fausto Vecchio, promotore dell’iniziativa – proseguiamo nel cammino che l’Amministrazione comunale ha fortemente voluto verso il recupero delle aree degradate della città e la valorizzazione di zone strategiche, affinché siano restituite alla cittadinanza con carattere di pubblica utilità e direttamente fruibili da tutti. Un obiettivo strategico fondamentale, al quale ha contribuito l’intera maggioranza consiliare».