Parte l’importante intervento di riqualificazione ambientale nel centro di Eboli. Sono stati infatti consegnati i lavori alla ditta Gugliucciello, aggiudicataria dell’opera, per l’abbattimento dell’edificio in piazza Regione Campania. Sull’area liberata dal vecchio manufatto saranno realizzati 16 nuovi alloggi a canone sostenibile, nell’ambito dei programmi di edilizia popolare, da assegnare con un apposito bando pubblico. «Si procederà con tutte le cautele del caso, trattandosi di un’area centrale con la presenza di diversi residenti – ha rassicurato l’assessore comunale ai lavori pubblici, Matilde Saja -. La stessa demolizione, proprio per salvaguardare la tranquillità e la sicurezza dei cittadini, avverrà in maniera tale da contenere rumori ed evitare al massimo eventuali vibrazioni».
Naturalmente, qualche minimo disagio potrebbe crearsi, circostanza per la quale amministratori e tecnici chiedono la collaborazione, seppure ridotta al minimo, ai residenti della zona, in vista di una riqualificazione che andrà a beneficio dell’intera città ed in paticolar modo a beneficio di chi risiede nell’area di piazza Regione Campania. Per qualche giorno sarà attiva un’ordinanza del comando di Polizia Locale che impedirà la sosta, ma con transito libero, su via Caduti Civili di Campagna.
«Possibilità abitative a canone sostenibile, spazi riqualificati e maggiore decoro sono i tre obiettivi di questo intervento che recupera interamente un’area centrale della città – è il commento del sindaco di Eboli, Massimo Cariello -. Si tratta di un intervemto di riqualificazione che contribuisce a riammagliare ulteriormente la parte centrale della città, a ridosso della centralissima via Amendola e dunque con una funzione strategica irrinuncialbile per Eboli». Sul tema delle nuove possibiltià abitative, l’assessore Matilde Saja ribadisce: «Pensiamo che i disagi saranno contenuti al massimo per i residenti. In ogni caso, un piccolo sacrificio darà in cambio un immobile nuovo, che sostituisce l’attuale fatiscente, riqualificando l’intera area e, soprattutto, garantirà la possibilità a famiglie meno abbienti, senza casa, di avere accesso in abitazioni dignitose».