Le accuse, nemmeno tanto velate, del rappresentante consiliare di Forza Italia, contenute in una nota stampa di questa mattina, hanno generato la reazione decisa dell’Amministrazione comunale di Eboli. A partire dall’assessore alle attività produttive, Maria Sueva Manzione, chiamata direttamente in causa dall’allarme lanciato dal consigliere di minoranza sul presunto caso Fonderie Pisano.
«Con sorpresa e disappunto apprendo dell’ultimo comunicato prodotto dal consigliere Damiano Cardiello sull’invito a partecipare al tavolo tecnico istituito dalla Provincia sul tema delle Fonderie Pisano. Innanzitutto, è doveroso che il sindaco o componente dell’amministrazione da lui designato partecipi ad un tavolo istituzionale indetto dalla Provincia, in particolare se l’argomento è di interesse pubblico ed eventualmente impattante per il territorio rappresentato. Senza alcuna possibilità di fraintendimento ribadisco che nessunadisponibilità è stata mai resa in quella sede, o in altra correlata, sulla possibilità che il territorio del comune di Eboli possa accogliere la delocalizzazione degli impianti produttivi delle Fonderie Pisano. Il consigliere Cardiello ancora una volta, senza verificare le fonti specifiche sull’argomento, coglie il pretesto di un tema abbondantemente definito per il quale risulta evidente la sola ricerca di visibilità dello stesso».
Sconcertato dall’uscita del consigliere di Forza Italia anche il sindaco, Massimo Cariello: «Cardiello ha perso l’ennesima occasione per tacere, perché avrebbe fatto una figura migliore. Se fossi un consigliere comunale, ringrazierei l’Amministrazione che, in un’occasione del genere, ha presenziato ad un tavolo nel quale si discuteva di questioni sensibili, in modo da avere la possibilità di salvaguardare il proprio territorio comunale, come abbiamo fatto noi con la presenza dell’assessore Manzione, che è servita a ribadire come da Eboli non vi sia alcuna disponibilità sull’argomento. La continua ricerca di visibilità e l’affannosa rincorsa a gettare fango sull’amministrazione comunale e sull’intera città, fin dal giorno dopo le elezioni, non solo non paga, ma fa correre il rischio di gettare allarmismo ingiustificato, come sta facendo il consigliere Cardiello».