Ha funzionato la collaborazione tra carabinieri e vigili urbani che l’altra mattina hanno effettuato un rinvenimento che potrebbe aprire le porte all’identificazione dei responsabili di furti nella zona.
I carabinieri della stazione di Santa Cecilia, insieme con una pattuglia della Polizia Locale di Eboli, in particolare del distaccamento di Santa Cecilia, durante un servizio di controllo del territorio hanno rinvenuto, in un casolare abbandonato, in località Corno d’Oro, una cassaforte probabilmente riconducibile ad uno dei due sportelli bancomat asportati nei mesi scorsi al centro commerciale “Outlet Cilento” e all’Istituto di credito Bcc di Corno D’oro.
Una buona notizia, che riempie di soddisfazione anche i vertici comunali di Eboli, in questi mesi alle prese con le difficoltà di gestire un servizio, quello di competenza dei vigili urbani, con un organico ridotto all’osso, ma nonostante tutto capace di garantire il servizio ai cittadini a costo di enormi sacrifici anche personali.
«La strada intrapresa dalle forze dell’ordine sul nostro territorio, con piena ed attiva partecipazione del nostro comando di Polizia Locale, continua a dare i suoi frutti – commenta il sindaco di Eboli, Massimo Cariello -. Una strada, quella della collaborazione interforze, che ci vede in prima linea, con impegno e convinzione, nell’interesse dei cittadini ai quali vogliamo garantire, sempre più, livelli alti di sicurezza». La soddisfazione del sindaco è sposata in pieno anche dall’assessore comunale alla sicurezza, Vito De Caro, che sottolinea: «Nonostante le tante difficoltà di questo periodo di vacanze estive, con questa operazione si è dimostrato ancora una volta che le attività investigative e di controlli soprattutto nelle zone periferiche oggetto di furti in questi ultime settimane, non vanno in ferie ed il ritrovamento del bancomat ne è la prova. Per questo ringrazio, il comandante della stazione dei carabinieri di Samta cecilia, il maresciallo Giovanni Trotta i suoi uomini, così come anche gli agenti della Polizia Locale di Eboli, il capitano Mario Dura e l’agente scelto Marano per l’attività svolta in questa occasione».