“ Durante la pandemia è cresciuta di circa il 10% la percentuale di cartoni per l’imballaggio presenti nel cestello della raccolta differenziata dei cittadini: dal 36% si è passati al 45 – 46%. La nostra filiera cartaria ha sempre lavorato, ha sopperito a tutte le richieste, anche quando c’è stato il primo lockdown e i supermercati venivano presi d’assalto: dovevano essere continuamente riforniti e gli imballaggi sono indispensabili nel settore della grande distribuzione. Ma chi l’ha fatta da padrona è stato l’e-commerce: l’acquisto di prodotti tramite internet; non solo le grandi società, ma anche le piccole aziende si sono organizzate ed hanno venduto via internet. Questo ha fatto aumentare sensibilmente l’uso degli imballaggi. Come Comieco ritiriamo anche la carta dei giornali che ha avuto però un certo calo perché la gente non usciva per comprarli e preferiva seguire le notizie in televisione o per via telematica”. A spiegare il notevole incremento dell’uso degli imballaggi durante la pandemia è stato il dottor Amelio Cecchini, Presidente Comieco, il Consorzio Nazionale per il recupero e il riciclo degli imballaggi a base cellulosica nato nel 1985, durante l’incontro organizzato presso la sede della “Fondazione Menna” di Via Lungomare Trieste, dal “Rotary Club Salerno Est”, presieduto dal dottor Dino Bruno, grazie al socio Augusto Sada, titolare insieme ad Antonello e Mario Sada del “Gruppo Sada” che, partendo da Pontecagnano, ha da tempo lanciato la sfida all’imballaggio sostenibile come ha spiegato la dottoressa Valentina Sada, Responsabile Marketing e della Comunicazione:” Già dal 2016 realizziamo progetti di sostenibilità anche attraverso l’applicazione del principio di economia circolare: il macero, che rappresenta lo scarto generato dai nostri processi produttivi, ritorna alle cartiere che lo immettono nei loro processi trasformandolo in nuove bobine che tornano nel nostro stabilimento per poi diventare scatole”. Il dottor Cecchini che è anche socio del “Rotary Club Salerno Picentia”, presieduto dall’ingegner Antonio Vicidomini, ha spiegato che da anni, ed ora maggiormente nel rispetto dell’Agenda 2030, la Comieco è impegnata a diffondere la cultura del riciclo e della sostenibilità con varie iniziative e campagne rivolte soprattutto alle scuole:” Da un’indagine sul territorio italiano è risultato che il 29% delle persone intervistate ha risposto che fa la raccolta differenziata solo perché obbligata e questo a noi dispiace molto: dobbiamo cambiare la mentalità, cominciando dalle scuole, puntando sui giovani”. Comieco ha circa 3300 aziende consorziate e i risultati raggiunti, grazie al lavoro di tutti, sono notevoli:” In Italia nel solo anno 2019, attraverso la raccolta differenziata comunale , abbiamo raccolto 3,5 milioni di tonnellate di carta e cartone, pari a 250 volte il peso della cupola di San Pietro. La filiera della carta dà lavoro in Italia a oltre 170mila addetti: è un’economia che crea ricchezza ed evita sprechi. Siamo all’avanguardia nel mondo e leader in Europa per riciclo di carta e cartone. Ci avviamo a essere esportatori di carta finita e questo è un bene per la nostra economia: dimostra che ambiente, società ed economia insieme possono raggiungere obiettivi importanti; entro il 2030 dobbiamo arrivare all’85% di ritiro e avvio al riciclo di tutto quello che mettiamo sul mercato. Oggi nel nostro Paese ogni minuto vengono riciclate 10 tonnellate di macero e il tasso di riciclo raggiunge l’81%: ci avviamo a raggiungere gli obiettivi previsti per il 2030, ma questo non ci basta: noi puntiamo al 100%”.
Aniello Palumbo