Sabato 24 Marzo 2018
Teatro Centro Sociale – Pagani – SA
Compagnia
CARULLO/MINASI
Due Passi Sono
con
Giuseppe Carullo e Cristiana Minasi
Scene e costumi Cinzia Muscolino
Disegno luci Roberto Bonaventura
Aiuto regia Roberto Bitto
regia, testi ed interpretazione Giuseppe Carullo e Cristiana Minasi
Premio Scenario per Ustica 2011
Spettacolo vincitore di In-box 2012
Premio Internazionale Teresa Pomodoro 2013
Due piccoli esseri umani, un uomo e una donna dalle fattezze ridotte, si ritrovano sul grande palco dell’esistenza, nascosti nel loro mistero di vita che li riduce dentro uno spazio sempre più stretto dall’arredamento essenziale, stranamente deforme, a vivere la loro tenera per quanto altrettanto terribile, goffa e grottesca vita/giornata condivisa.
Sembrano essere chiusi dentro una scatoletta di metallo, asettica e sorda alle bellezze di cui sono potenziali portatori, ma un “balzo” -nonostante le gambe molli- aprirà la custodia del loro carillon. Fuoriescono vivendo il sogno della vera vita da cui non v’è più bisogno di sfuggire, ma solo vivere, con la grazia e l’incanto di chi ha imparato ad amare la fame, la malattia, dunque i limiti dello stare.
Due passi sono è uno spettacolo molto poetico. In scena la quotidianità faticosa di una coppia (Pe e Cri) alle prese coi problemi, piccoli o grandi che siano, del rapporto con la realtà e con la distorsione, spesso comica e paradossale, che questi problemi subiscono nel contesto di un menage di coppia.
Il ritmo di scena, sempre brioso, valorizza anche i silenzi e tutto parla e si ribalta in ironia, un’ironia tanto sottile e delicata quanto amara: nutrirsi solo con pillole che hanno sapore di tutto, litigare e gioire per un colorato fiore di plastica, aver paura di toccarsi, di uscire, e poi i costumi, le parole, i dialoghi serrati, gli oggetti di scena, i motivi, i sentimenti, le paure, le insopportabili fragilità, gli slanci interrotti, i colori.
Lo spettacolo s’impone immediatamente, già dalle prime battute, agganciando il pubblico, costringendolo a capire quanto accade in scena, ben oltre l’immagine sacra, surreale e festosa del lieto fine, quella del loro matrimonio (tenerissimo certo, ma quasi accidentale e quindi venato d’inquietudine e d’amarezza) lì dove come in una giostra di suoni, colori e coriandoli, finiranno per scambiarsi meravigliosi propositi di poesia, lasciando passare l’idea esatta di un piccolo congegno scenico che potenzialmente, alla stregua d’un carillon, potrebbe suonare all’infinito.
Biglietti Euro 13,00
Orario spettacoli: ore 21:00
AperiSpettacolo a cura di Ritratti di Territorio ore 20:15