Due Candle Concert, in Sala San Tommaso nel quadriportico del Duomo di Salerno, lunedì 27 dicembre, alle ore 20,30, e martedì 28 dicembre allo stesso orario nella Chiesa di Santa Maria de’ Lama, per la chiusura del progetto ideato dalla Associazione Gestione Musica, che ha visto l’ associazione concorrere e ottenere il finanziamento dal Fondo unico per lo Spettacolo nella sezione Nuove Istanze 2021, con il progetto “Celebrazione, Tradizione, Innovazione”, 16 concerti che hanno coinvolto oltre il comune di Salerno, che ha sostenuto la kermesse, anche le città di Benevento, Amalfi e Brienza. La magia di un concerto, l’atmosfera della luce vivida delle candele accese, un evento unico sbarca a Salerno, in queste serate di festa, dopo aver sperimentato un successo fenomenale in luoghi eccezionali a Londra, New York o Parigi.
Gigi Lamberti e Francesco D’Arcangelo, alla testa di Gestione Musica, hanno affidato la prima delle due serate al Quartetto Vetter, composta da Raffaele Tiseo alla viola d’amore, Luigi Abate al violino, Alessandro Zerella alla viola e Silvano Maria Fusco al violoncello. Il Candlelight è un affresco musicale dove le note si mescolano e si armonizzano. Un momento che si muove senza mezze misure, senza dubbio grazie a una messa in scena che trascende i classici quadri estetici. Protagonista sarà la viola d’amore e il suo misterioso nome che pare derivi dalla decorazione a forma di testa di fanciullo bendato, cieco come l’amore, che spesso abbelliva il riccio. Secondo altri poteva essere un richiamo alla ricchezza e amabilità del suo suono, caratterizzato dalla presenza di sette corde di risonanza in metallo ritorto, sottostanti le sette principali in budello. La voce “umana” della viola d’amore incontrerà quella degli altri archi in brani quali la Chasse di Carl Stamitz che segna il passaggio tra stile galante e classicismo, il Quartetto n. 1 in re di Joseph von Eybler, compositore austriaco grande amico di Mozart, dal ricco e brillante stile concertante, e anche una versione particolare del Quartetto realizzata da Raffaele Tiseo della Variazioni su “Ah! Vous dirai-je, Maman” K. 265, di Wolfgang Amadeus Mozart, capolavoro tra i più ricchi di invenzione del genere della variazione, per chiudere con il Quartetto n°10 di Heinrich Ludwig Vetter, dalla fresca e di non facile tessitura creazione. Martedì 28 dicembre, candlelight cambia location, per trasferirsi nella Chiesa di Santa Maria de’ Lama, con il Sator duo del violinista Paolo Castellani e il chitarrista Francesco Di Giandomenico per la serata “La Muerte del Angel”, un omaggio ad Astor Piazzolla nel centenario della nascita