Qual è il limite che non dobbiamo mai superare per non danneggiare l’atleta.
L’alta specializzazione corre troppo velocemente trasformando spesso un talento in un robot, quasi un prodotto costruito in laboratorio (doping e biochimica a parte), dimenticandosi che è un uomo fatto di ossa e carne, non di cemento e acciaio.
Questo è il tema che tratteranno i relatori al convegno organizzato da Ginnastica Salerno che si terrà mercoledì 21 novembre alle 17,30 presso il Palazzetto AcquaSport in via Generale Clark, 103 di Salerno.
Il convegno dibattito moderato da Lucia TROTTA (Ufficio Stampa Ginnastica Salerno) sarà introdotto da Juliana SULCE (Presidente Ginnastica Salerno) con i saluti di Fulvio BONAVITACOLA (Vice Presidente della Giunta Regione Campania), interventi di Massimo GALLINA (Tecnico GAF *Bergamo*), Paolo QUARTO (Tecnico GAM *Seveso*), Armando BARCHI (Osteopata – Genitore *Torino*), Carlo NOBILI (Preparatore Fisico – Tecnico – Genitore *Milano*), Carmen GUARINO (Fisioterapista – Genitore) con le conclusioni di Jury CHECHI (Olimpionico).
Una tematica importante per la ginnastica artistica, ma che accomunerà anche tutti gli altri sport.