La più antica e diffusa associazione cattolica laicale d’Italia è l’azione Cattolica e le sue origini risalgono al settembre 1867, a seguito della fondazione “Società della Gioventù Cattolica Italiana”, fortemente voluta dal viterbese Mario Fani e Giovanni Acquaderni di Castel S. Pietro dell’Emilia, rispettivamente due giovani universitari. Papa Pio IX, nel 1868, con Breve apostolico volle approvare la costituzione dell’associazione. Da sempre il laicato associato si è rappresentato un valore aggiunto.
La Chiesa del Cilento si è riunita in preghiera sulle tracce di don Tonino Bello. Si è concluso recentemente il ritiro spirituale dell’Azione Cattolica della Diocesi di Vallo della Lucania. Il gruppo cattolico laicale della Chiesa del Cilento ha aperto l’anno associativo in Puglia con gli esercizi spirituali “Don Tonino Bello, un uomo di pace”; preziosa opportunità per riscoprire e approfondire la figura del Vescovo di Molfetta, autentica ed esemplare testimonianza cristiana.
“Quest’anno, afferma il Presidente dell’Azione Cattolica della Diocesi di Vallo della Lucania, abbiamo scelto di recarci nei luoghi pugliesi dove don Tonino Bello ha speso tutta la propria vita predicando e testimoniando la buona novella. Siamo stati accompagnati in questo viaggio dal nostro Assistente unitario, don Angioletto Imbriaco che ci ha guidati con le sue meditazioni quotidiane prendendo spunto dall’esempio e dalle parole del Vescovo di Molfetta. Le nostre giornate sono state arricchite dalle visite guidate dagli amici dell’AC pugliese ai luoghi di don Tonino e dalle testimonianze della gente che lo hanno conosciuto”. Gli esercizi spirituali “Don Tonino Bello, un uomo di pace” si sono svolti dal 23 al 25 ottobre u.s.; si è aperto così l’anno associativo dell’AC della Chiesa del Cilento. Il gruppo AC da sempre si è impegnato nel microcosmo parrocchiale e diocesano, in lungo e in largo; da sempre la sua dinamica si è orientata per la maturazione della propria vocazione alla santità e per il servizio ecclesiale in termini di crescita comunitaria, per lo sviluppo pastorale e per l’animazione evangelica. Quest’anno il cammino di quanti hanno scelto di vivere da laici la propria chiamata alla santità, nel contesto della nostra Chiesa locale, con la piena adesione alla vita dell’associazione, è avvenuto sulle tracce di don Tonino Bello, una figura eccezionale della nostra Chiesa contemporanea.
Sono passati poco più di venti anni dalla sua scomparsa, ma resta vivo il suo ricordo in ognuno per la sua attenzione a tutto e a tutti. E’ stato terziario francescano, Pastore salentino, Vescovo di Molfetta-Ruvo-Terlizzi-Giovinazzo. Nacque ad Alessano il 18 marzo 1935 e morì a Molfetta il 20 aprile 1993. Anche da Vescovo restò don Tonino. Figlio di un maresciallo dei carabinieri e di una mamma semplice e di gran Fede. Trascorse la sua infanzia in un povero paesello del Sud e partecipò la sofferenza per la morte dei fratellastri e del padre. Entrò giovanissimo nel Seminario, prima ad Ugento e poi a Molfetta. Nel 1957 diventò prete. Ricoprì per diversi anni l’incarico di redattore di “Vita Nostra”. Verso la fine del decennio 1970 venne nominato parroco di Tricase ove partecipò l’esperienza dei poveri e degli ultimi. Nel 1982 venne nominato Vescovo e nel 1985 Presidente di Pax Christi. L’idea di Chiesa di don Tonino si sviluppò sulla comunione, l’evangelizzazione, e la scelta degli ultimi. Sostenne sempre fattivamente la comunità nei bisogni. Contrastò l’ingiusto operato politico. Don Tonino operò sempre le sue scelte di uomo cristiano, di sacerdote e di vescovo con assoluta coerenza. Camminò sempre confermando la sua piena fedeltà al Vangelo. Era allineato all’idea della nonviolenza attiva e vide negli uomini disarmati gli eserciti futuri. Un cancro lo costrinse alla morte; trapasso che accolse con serenità cristiana.
E’ costante e intensa la preziosa opera dell’ associazione cattolica laicale nella Chiesa del Cilento, assicura il Vescovo di Vallo della Lucania, Mons. Ciro Miniero. I laici, asserisce Miniero, sulla stessa lunghezza d’onda del pensiero del Santo Padre Francesco, sono chiamati a rinnovare anche nella nostra Chiesa locale, la propria scelta missionaria, essi sono la vera nuova giovinezza dell’apostolato. Tanto, infatti, affermò Papa Bergoglio: «Nell’attuale contesto sociale ed ecclesiale, voi laici di Azione Cattolica siete chiamati a rinnovare la scelta missionaria, aperta agli orizzonti che lo Spirito indica alla Chiesa ed espressione di una nuova giovinezza dell’apostolato laicale».
Emilio La Greca Romano