Un programma europeo contro la corruzione, la mafia e la criminalità organizzata firmato da Libera e presentato oggi al Parlamento Ue di Bruxelles in occasione della giornata mondiale contro la corruzione. “Mi stupisco di chi si stupisce di quello che è accaduto a Roma”, ha affermato don Luigi Ciotti riferendosi all’inchiesta Mafia Capitale.
“Corruzione e mafia sono due facce della stessa medaglia”, ha insistito il fondatore di Libera. Sei sono i punti indicati da Franco Latorre, Presidente di Flare, il network europeo promosso da Libera, per colpire il crimine organizzato.
In primis l’obiettivo primario della campagna Restarting the Future lanciata alle ultime europee e che chiede una normativa Ue “sulla tutela dei whistleblower”, coloro che decidono di denunciare episodi di corruzione a cui assistono. Quindi una direttiva Ue sui beni confiscati; l’istituzione del 21 marzo come Giornata Ue in memoria delle vittime di mafia; un’azione contro i crimini ambientali; la creazione del procuratore europeo e un quadro comune contro il riciclaggio.
“Solo 5 dei 28 Stati Membri della Ue hanno una normativa completa sulla corruzione”, ha poi ricordato il presidente di Libera. Elly Schlein, eurodeputata Pd e tra le prime firmatarie della proposta di creare un intergruppo su corruzione e criminalità organizzata al Parlamento Ue, ha sottolineato che “ogni anno nella Ue si perdono oltre 100 miliardi di euro in corruzione, quanto un bilancio comunitario”.
Il deputato belga dei verdi Philippe Lamberts ha infine denunciato le “forti pressioni della Presidenza italiana” per giungere quanto prima ad un accordo sulla IV direttiva anticorruzione, entro la conclusione del semestre. “Pressioni – ha ricordato Lamberts – che rischiano di svuotare l’accordo di contenuti importanti”, tra cui la totale pubblicità dei registri. (ANSA)