Di padre in figlio. La politica è nel dna della famiglia. Tre domande con…. Pasquale Mucciolo che sulla scia del papà (Gennaro) scende in campo alle Regionali con il Psi.
Cosa l’ha spinta a candidarsi?
“Da ragioni di natura politica e per dare una svolta rispetto allo scenario politica attuale e, quindi, alla cattiva amministrazione portata avanti dal governatore Caldoro. Noi socialisti riteniamo di poter offrire il nostro contributo per intraprendere un percorso e rompere decisamente con il passato. Perché c’è la necessità di offrire certezze e lavoro ai giovani, sempre più spinti dalla disoccupazione e dalle carenze strutturali a lasciare il nostro territorio. I socialisti possono ancora mettere in campo idee importanti e quel riformismo necessario ad avviare una vera svolta”.
Avete avuto modo di confrontarvi con il candidato governatore Vincenzo De Luca?
“Il confronto è costante e, soprattutto con i vertici che nei giorni scorsi hanno avuto modo di colloquiare con De Luca. Nei punti salienti c’è piena condivisione di idee ma siamo certi che quando si andrà ad elaborare definitivamente il programma anche il Partito socialista contribuirà alla stesura”.
Un’idea per la Campania
“C’è tanto da fare. Mi soffermo, in particolare, su due elementi: un impegno concreto per migliorare servizi e qualità nel settore dei trasporti con la necessità dello sblocco dei fondi garanzia. Un altro tema che spero venga affrontato con la giusta concretezza è quello dell’uso terapeutico dei cannabinoidi per chi soffre di gravi malattie. Penso che con l’introduzione di questo nuovo trattamento ci possono essere grandi benefici per chi soffre di determinate malattie per i quali i trattamenti in uso non comportano particolari benefici”.