Tre domande con…. Giovanni Fortunato, classe 1967, originario di Santa Marina, consigliere regionale uscente.
L’ingegnere cilentano scenderà nuovamente in campo da capolista, con il simbolo Caldoro presidente, a difesa del suo territorio.
Un aggettivo per riassumere la sua esperienza alla Regione Campania? Da dove ripartirà?
“E’ stata un’esperienza entusiasmante, bella ma, allo stesso tempo, difficile perché ci siamo ritrovati ad affrontare un clima di anti-politica e, soprattutto, abbiamo ereditato un situazione deficitaria con una Regione praticamente sull’orlo del fallimento. In questo contesto è difficile dare delle risposte alla gente e non certo per mancanza di volontà. I danni derivanti dalle passate gestioni hanno ridotto la nostra credibilità ai minimi termini ed ora l’obiettivo è ripartire dalla poltica di risanamento avviata in questi anni. Come delegato ai piccoli comuni per la prima volta sono riuscito a far assegnare contributi a realtà che nelle passate consiliature non avevano nessuna voce in capitolo”.
Si riparte da Caldoro…
“Per dare continuità ad un progetto che ha già dato frutti importanti”
Un’idea per la Regione
“Bisogna sviluppare al meglio le nostre risorse: turismo ed archeologia. Per far ciò è necessario anche organizzare al meglio e rilanciare la sanità in Campania con nuove assunzioni. Se sarò rieletto rilancerò l’idea di un’Asl Salerno Sud. Un’unica Azienda Sanitaria Locale non può sopperire alle esigenze di tutto il territorio ed è necessario che si arrivi ad un decentramento territoriale con Eboli come punto di confine. Inoltre è fondamentale bloccare le iniziative di alcune multinazionali che potrebbero generare gravi danni ambientali sia sul territorio del Vallo di Diano che nel Golfo di Policastro. Dalle trivellazione all’installazione di un impianto che può avere lo stesso effetto deflagrante di una bomba atomica per l’alimentazione del gas al nord”.
