Tre domande con Giovanni Baldi (UdC – Area Popolare – Caldoro).

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17102013_consigliere-regionale-Giovanni-Baldi_03E’ il momento di raccogliere i frutti dopo aver seminato. E’ con questo spirito che Giovanni Baldi, consigliere regionale uscente in area Udc, ripropone la sua candidatura… Nel segno della continuità e per dare ulteriore concretezza ai tanti progetti avviati.

Il bilancio di questi 5 anni a palazzo Santa Lucia…

“Un’esperienza positiva sotto ogni profilo. Come presidente della commissione attività produttive turismo e lavoro mi ero riproposto degli obiettivi ben precisi in un contesto nel quale l’obiettivo principale era il risanamento dei conti della Regione Campania.Con il nuovo regolamento attuativo delle leggi regionali di organizzazioni del sistema turistico direi che è stato fatto un fondamentale passo in avanti. Ma non solo questo: la commissione attività produttiva è quella che ha avanzato più proposte di legge nel corso della consiliatura. La maggior parte sono state approvate. Non solo turismo. Ho cercato di impegnarmi anche in altri campi. Dalla sanità alla cultura passando per il sociale ma c’è ancora tanto da fare e, nel mio piccolo, credo di poter offrire ancora un contributo importante per la crescita di questa regione”.

A sostegno del governatore Caldoro….

“Sì, finalmente l’area popolare ha sciolto le riserve in tal senso con la possibilità di sostenere il presidente uscente e dare continuità all’opera di risanamento avviata e non solo. Rispetto a cinque anni fa ripartiremmo da una situazione migliore e, finalmente, potremo impegnarci su programmi finalizzati alla crescita del territorio. Aspetto che non abbiamo potuto curare al meglio sia per via del commissariamento (per la sanità ndr) sia per non sforare il patto di stabilità”.

Un’idea per la regione Campania

“L’unico rammarico di questi cinque anni in Regione è quello di non avere avuto la possibilità di fare qualcosa di concreto per il lavoro. In caso di rielezione la mia priorità sarà quella di dare priorità ai disoccupati. Ai giovani che non riescono ad inserirsi nel mondo del lavoro ed a chi ha la necessità di reinserirsi dopo aver perso l’occupazione. Le azioni di governo sono insufficienti sotto quest’aspetto. La Garanzia Giovani, con appena sei mesi di tirocinio, non è sufficiente per risolvere un problema così gravoso. Azioni decise e concrete dovremo attuarle anche le campo della sanità. Le criticità sono notevoli, soprattutto in provincia di Salerno, e dobbiamo agire quanto prima. Dobbiamo riportare sul tavolo del consiglio regionale anche la tematica della sanità assistita. I continui taglie e le scarse risorse hanno ridimensionato notevolmente i servizi domiciliari, la riabilitazione e quanto altro riguarda l’assistenza al malato”.
Giuseppe D’Alto