Gigi Casciello, giornalista, già direttore de “Il Salernitano” ed “Il Nuovo Salernitano”, oggi responsabile enti locali per il coordinamento provinciale di Forza Italia, torna nell’agone politico che lo vide nel 1997 sfidante di De Luca a Palazzo di Città e nel 2005 candidato al Consiglio Regionale sempre con Forza Italia.
“Quell’impresa fallimentare di successo, come amo chiamarla ancora, rimane ancora il miglior risultato del centrodestra contro De Luca. Ho dato la mia disponibilità alla candidatura al Consiglio Regionale perchè credo ci sia ancora tanta domanda di buona politica, specialmente da parte dei più giovani, che probabilmente nell’antipolitica non trovano le risposte che cercano. Anche come Forza Italia Giovani qui a Salerno abbiamo una cinquantina di ragazzi che si incontrano tutte le settimane e si confrontano sulle idee e sulle proposte. Non male per un partito che viene dato come morto e sepolto. Spero di riuscire a dare il mio contributo alla riconferma di Stefano Caldoro.”
Con Caldoro ed il centrodestra unito.
“Non potrebbe essere altrimenti. Il centrodestra e la giunta Caldoro hanno fatto da frangiflutti al Governo Renzi ed ad un centrosinistra velleitario e finanche beffardo, incartato tra falsi moralismi e pretese di superiorità morale solo presunta. De Luca ha fatto bene a mantenere il punto, l’ho già detto e lo ripeto, il problema è la Legge Severino, una legge a mio avviso incostituzionale, come lo era per Berlusconi. D’altro canto il meccanismo delle primarie si risolve sempre di più in una farsa, a livello nazionale, regionale e locale, per tacere dei sindaci che si candidano ma non si dimettono, per stare alle cose queste ore. Il centrodestra e la Giunta Caldoro hanno fatto un grande lavoro in questi cinque anni, dopo dieci anni di sfascio di Bassolino e centrosinistra (ricordiamoci i cumuli di rifiuti nel 2010, allora sì che la Campania era ultima), è stato risanato il deficit della sanità che fino a 5 anni fa era un buco nero, una voragine senza fine. Oggi la sanità è risanata, tanto che è stata innalzata la soglia di esenzione ai ticket, la Campania è modello di sviluppo riconosciuto per l’utilizzo dei fondi europei, lo ha detto il neoministro Delrio, ma c’è stata anche l’accelerazione di spesa, il sostegno alle imprese, insomma una politica seria, senza annunci, ma di rigore e sviluppo.”
Un’idea per la Campania?
“Più che un’idea per la Campania mi permetto di suggerire un’idea per il paese: il modello Campania, rappresentato dalla Giunta Caldoro con il centrodestra unito e Forza Italia protagonista, è un modello di rigore e sviluppo, che collega le riforme con la buona spesa, senza dimenticare da dove si è partiti. Un modello basato sulla libertà di impresa, meno stato e più società civile, sulla tutela per chi investe e sulla sicurezza. Faccio una domanda di strettissima attualità: proviamo ad immaginare cosa sarebbe successo se dopo i fatti di oggi al Tribunale di Milano ci fosse al governo Silvio Berlusconi? Il 31 maggio (data che sicuramente penalizzerà l’affluenza) è dunque un’occasione per dare una sveglia al governo nazionale ed alla sua politica fatta di slogan che penalizza massicciamente il Sud (basta leggere l’ultimo rapporto Svimez) e lo impoverisce caricandolo anche di nuove tasse. Il ceto medio non esiste più. Cosa ha fatto il governo Renzi per il Sud e per la Campania? De Luca dice di essere l’azionista di riferimento di Renzi in Campania, basterebbe questa frase soltanto per confermare Stefano Caldoro alla guida della Regione. Mi permetto infine di fare un appello ai salernitani: non cadiamo nella trappola del salernocentrismo, che condanna la città e la provincia, lo sviluppo di Salerno e della provincia avviene non in contrapposizione ma insieme al resto della Regione, a partire da Napoli, e non cadiamo nella trappola del De Luca buon amministratore, quanto De Luca sia stato un buon amministratore lo certifica la Corte dei Conti, quello di Salerno è un comune in predissesto. Io credo che la conferma di Stefano Caldoro alla Regione possa avere la triplice funzione di proseguire con l’azione di risanamento e buongoverno in Campania, fare della Campania un modello di governo nazionale con il centrodestra finalmente unito e chiudere una volta per tutte la stagione del deluchismo, un percorso con qualche luce e tantissime ombre.”
PIETRO PIZZOLLA