Ad appena 19 anni esponeva, con passione e decisione, le sue idee nel corso dei consigli comunali di Torchiara. Tre domande a… Franco Alfieri, classe ’65, già sindaco di Agropoli ed ex consigliere provinciale, candidato alle Regionali a sostegno di Vincenzo De Luca.
Dopo l’esperienza a Palazzo S. Agostino ora una nuova sfida: la Regione Campania.
“Lo scenario per risolvere i problemi è la regione Campania ed ogni qualvolta noi sindaci, in considerazione della mia esperienza amministrativa, affrontiamo e risolviamo un problema in ultima istanza andiamo ad impattare nell’immobilismo della Regione che ha tutti i fondi necessari per la sanità, per i trasporti e per qualsiasi altra delicata questione da affrontare. In questi anni la gestione della regione Campania si è caratterizzata in negativo. La situazione è decisamente peggiorata con Caldoro. Per tale motivo ho deciso di lasciare il mio incarico di sindaco e mettere a disposizione la passione per la politica e l’esperienza sul territorio”.
Il programma del candidato governatore De Luca è in sintonia con le sue idee.
“Non è una questione ideologica. I problemi della Regione Campania sono noti ed è su quelli che bisogna ragionare ed agire con decisione con l’obiettivo di valorizzare il territorio. Con De Luca si cambia modo di affrontare le problematiche. L’approccio è diretto e deciso: l’unico modo per svoltare realmente in Campania, rispetto a quanto è stato fatto finora dal centro destra”.
Un’idea per la Campania?
“Un’idea sola è poco viste le tante carenze. La sanità nella nostra regione è stata devastata ed, in particolare, nel mio territorio dove è stata inferta la ferita più grande con la chiusura dell’ospedale. Un cittadino non deve essere costretto a recarsi fuori dal nostro territorio per curarsi. E poi c’è la necessità di un grande piano di manutenzione delle strade senza dimenticare le politiche sociali con l’impegno di cercare di essere vicini agli ultimi. Sviluppo, lavoro, progresso in ogni settore: serve grande determinazione per cambiare questa regione e tirarla fuori dalla palude nella quale è finita”.