Un giornale da leggere e da ascoltare. Questo è oggi “Diversamente liberi” nella sua versione digitale. Il mensile di informazione sociale edito dall’Aps “Mi girano le ruote”, la cui redazione risiede all’interno dell’Istituto a Custodia Attenuata per il Trattamento delle Tossicodipendenze di Eboli, già pubblicato in formato cartaceo, giunge al suo sesto anno di pubblicazione con questo obiettivo, intercettare una comunità di utenti in costante crescita ed evoluzione, che usa smartphone, tablet, pc per informarsi e che chiede nuove forme di fruizione degli articoli, più dinamiche. Un capitolo nuovo che si apre ai lettori e che parte dal racconto di una voce che diventa protagonista, dal lavoro dei redattori ospiti dell’ICATT che donano la propria voce consentendo l’ascolto dei contenuti ai non vedenti e l’ingresso nel mercato dei “podcast”.
E’ a questa comunità che la rivista sociale, diretta da Vitina Maioriello, dedica le novità online già dal numero 58 di marzo 2021 con i file audio degli articoli scritti dai ragazzi, registrati e letti ad alta voce dagli stessi autori pubblicati sulle piattaforme di Spotify e Google Podcast. Adesso li si può ascoltare, oltre che leggere, magari mentre si viaggia in auto o si fa jogging, ci si prepara ad uscire o si torna a casa dopo impegni di lavoro. Per arrivare agli audio articoli, alle storie, rubriche, recensioni di “Diversamente liberi” basta un clic. Il servizio consente di accedere allo scaricamento dei file e all’ascolto in streaming. Basta entrare nella sezione Diversamente liberi: (in alto a sinistra sulla homepage del menù di Spotify e Google Podcast) e cliccare sull’icona di “Mi girano le ruote” che edita il periodico. Si entrerà automaticamente nella categoria audio degli pezzi e si può scorrere e passare da un contenuto audio tematico ad un altro con facilità. Ascoltiamo parole per imparare, scoprire, approfondire fatti, racconti, notizie che provengono dal mondo del sociale e dalla realtà penitenziaria di Eboli che tratta i temi della società di oggi con racconti in pillole di pochi minuti. Contenuti originali ed inediti che restituiscono le pieghe del mensile in forma di voci troppo spesso giudicate irrilevanti e non meritevoli di ascolto e riflessione. E’ il primo giornale cartaceo redatto in un carcere che diventa audio rivista – dichiara il Direttore Maioriello – con il duplice scopo di consentire alla realtà dei non vendenti di usufruire in modo autonomo della lettura degli articoli e di farla sbarcare nel mondo audio, nel grande mercato dei podcast. Un ringraziamento va alla Direttrice dell’I.C.A.T.T., dott.ssa Concetta Felaco, che ha consentito tutto questo autorizzando gli ospiti della struttura alla registrazione e la lettura dei testi da caricare su Spotify e Google Podcast, alla Comandante della Polizia Penitenziaria, dott.ssa Carolina Arancio, per la preziosa collaborazione e disponibilità, nonché tutti gli operatori sociali impegnati nell’istituto penitenziario. Un mensile che si evolve, che va oltre i confini della carta, che si avvicina ai lettori e ai futuri ascoltatori regalando il piacere di “leggere” anche a chi non può farlo, alle persone che hanno difficoltà di lettura, a coloro che sono affetti da problemi legati alla vista, ai non vedenti, agli ipovedenti. L’obiettivo è di fornire una libertà di ascolto che non ha limiti attraverso l’abbattimento delle barriere sensoriali e percettive. Diversamente liberi non dimentica nessuno.
Daniela Anzalone