Dopo le vittoriose battaglie per la raccolta differenziata e l’ottenimento dei fondi per i dissesti idrogeologici nelle frazioni collinari di Baronissi, il consigliere comunale Alfonso Farina torna a farsi portavoce del mal contento popolare.
Rappresentante amministrativo di lungo corso, il politico della città simbolo della Valle dell’Irno ha scelto di fare propria la battaglia degli oltre 200 salernitani costretti a una quotidianità scandita da orari e coincidenze sulla tratta ad alta velocità Salerno-Roma.
«Esiste un micro mondo di cui sento di dovere assumere la difesa, dall’alto della mia funzione istituzionale», ha premesso Alfonso Farina.
«Nei giorni scorsi alcuni concittadini mi hanno profilato un sistema dei trasporti ad alta velocità che, per molti versi, sembra essere ancora obsoleto. La tratta Frecciarossa che collega il nostro capoluogo alla Capitale, nello specifico, presenta delle anomalie non di poco conto, capaci di rendere ancora meno agevole il movimento di coloro i quali necessitano, per esigenze lavorative, di un collegamento veloce e giornaliero. Oltre a tutte le problematiche già note, a partire dal primo luglio sarà inoltre resa obbligatoria la prenotazione per ogni corsa, consentendone esclusivamente una per l’andata e una per il ritorno, e senza la possibilità di prendere a volo un altro treno utile».
Una situazione, dunque, già profondamente penalizzante che minaccia di lasciare a piedi molti abbonati Trenitalia.
«Un provvedimento oggettivamente penalizzante, capace di spalancare scenari complessi con lavoratori costretti a una sosta forzata nella stazione di partenza o in quella di ritorno. Per tutti questi motivi, ho ritenuto necessario il mio intervento e la mia denuncia, nell’auspicio che ci possano adottare dei provvedimenti mirati e capaci di tenere conto delle singole e specifiche necessità di viaggio. Al fine che ciò accada, nell’attesa della nomina dell’assessore ai trasporti della Regione Campania, interesseremo della vicenda Riccardo Nencini, vice ministro ai trasporti per il governo Renzi».