COMUNICATO STAMPA
Da Claudia Pecoraro
Salerno, 26 settembre 2024
Ho combattuto dal primo giorno del mio mandato elettorale affinché fosse modificato il sistema di mensa scolastica comunale.
Ho portato avanti la battaglia del Comitato genitori che da anni si batteva per lo scodellamento sul posto, l’eliminazione del rifiuto con utensili riutilizzabili e il miglioramento della qualità e quantità dei prodotti serviti ai bambini e alle bambine delle scuole dell’infanzia e primaria della città di Salerno, riuscendo a portare a casa il risultato, ma oggi quello che sta accadendo è inaccettabile.
Sono ormai troppe le segnalazioni che stanno arrivando da genitori di bambinə delle scuole elementari del Comune di Salerno, e in particolar modo a me, in merito alle gravi carenze relative al servizio di mensa scolastica gestita dalla ViVenda SPA e dalla Società Cooperativa Solidarietà e Lavoro. Queste due aziende, rispettivamente con sede a Roma e Bari, hanno vinto l’appalto con un ribasso dello 0,69% sulla base d’asta di 5,65 euro a pasto, applicando il prezzo di 5,58 euro, per un totale complessivo di oltre 6 milioni di euro nei prossimi tre anni. Ma a quale prezzo per i nostri figli e le nostre figlie?
È di oggi la notizia che la Vivenda si sarebbe resa disponibile a mandare ispettori e controllori nelle scuole per monitorare quantità e qualità.
L’Assessora continua a esprimere rassicurazioni, basate sulle certificazioni ASL sulla qualità e quantità dei prodotti, affermando che le lamentele levate sono infondate.
Non è e non può essere l’Azienda che gestisce il servizio a controllare che esso venga gestito bene.
Non è il controllo su carta del peso degli alimenti effettuato a monte dall’ASL a garantire che quel peso e quella quantità venga di fatto rispettata.
È talmente ridicolo anche solo dirlo ad alta voce, che sembra davvero una commedia di Pulcinella. A me sembra tutto una follia.
Mi hanno girato una foto, inequivocabile, che non necessita commento.
Un piatto quasi vuoto, con 7 pezzi di pomodoro ed una piccolissima, esigua, assolutamente inadeguata fettina di formaggio.
Oltre tremila alunnə usufruiscono di questo servizio di refezione scolastica, e le segnalazioni sul ridotto quantitativo e la scarsa qualità del cibo non possono più essere ignorate.
Questo è un affronto non solo alla salute dei/delle nostrə figliə, ma anche alla trasparenza e alla responsabilità che l’amministrazione comunale deve garantire alla cittadinanza. Non è accettabile che i genitori, per denunciare una situazione così grave, ed essere creduti, debbano ricorrere a questo espediente.
L’amministrazione deve dare conto di questa gestione inadeguata e intervenire immediatamente con controlli rigorosi, istituzionali, a sorpresa.
I bambini e le bambine delle scuole elementari di Salerno meritano rispetto e un pasto adeguato, non solo nei valori nutrizionali, ma anche in quantità. Tremila figliə di Salerno non possono continuare a subire una gestione tanto approssimativa e priva di serietà. È ora che l’amministrazione comunale prenda provvedimenti concreti per garantire la salute e il benessere delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi.
Per quanto mi concerne, mi offro di andare ogni settimana in una scuola diversa per verificare la quantità e la qualità dei cibi che le nostre figlie e i nostri figli mangiano, perché se per altrə è impegno gravoso, per me è atto dovuto.
Avvocata Claudia Pecoraro
Consigliera Comunale Movimento 5