Si apprende dagli organi di stampa che lo scorso 5 luglio è stato avviato l’iter – con la presentazione in Regione Campania della documentazione necessaria per procedere alla valutazione di impatto ambientale – relativo al progetto di delocalizzazione delle Fonderie Pisano nell’area industriale di Buccino.
A riguardo interviene il presidente dell’associazione Radici Carmine Cocozza: “credo sia importante ricordare che in questa fase è possibile presentare, entro il termine di trenta giorni, osservazioni relative all’impatto ambientale dell’insediamento industriale ipotizzato. È importante – ed è questo il nostro invito – che gli attori del territorio si attivino in tal senso, presentando osservazioni puntuali e che sottolineino il potenziale danno di un intervento di questo tipo”.
Apprendiamo, inoltre, che il progetto di delocalizzazione, secondo le intenzioni della proprietà, prevederebbe il potenziamento della pianta organica, che dovrebbe passare da 120 a 150 addetti, ovvero 30 posti di lavoro in più. Ma questa è – purtroppo – solo apparenza. Se anche tali numeri fossero veritieri, occorre sottolineare che la dislocazione delle Fonderie Pisano comporterebbe – a nostro avviso – la perdita di migliaia di posti di lavoro nel settore dell’agricoltura, della ristorazione e del turismo.
Noi continuiamo a sostenere con forza – prosegue Carmine Cocozza – che l’insediamento di industrie siderurgiche pesanti rappresenti un vero e proprio oltraggio alla reale vocazione del nostro territorio, ed un danno forse irreparabile all’ambiente.
Qualcuno si è accorto – ad esempio – che l’area industriale di Buccino sorge in gran parte su un’area fluviale?
Noi continueremo a seguire con grande attenzione la vicenda e confidiamo nei dirigenti regionali e nella politica regionale affinché si attivino per scongiurare la realizzazione di tale scellerato progetto”.