“Dante era un comunicatore social: scriveva tweet prima di Twitter e post prima di Facebook. L’80% del testo della Divina Commedia si chiude con delle terzine e l’80% delle terzine si chiude con un punto fermo: in esse, metrica e significato coincidono. Se contiamo i caratteri di una terzina, tranne nel Canto di Ulisse, ci accorgiamo che sono esattamente 102 battute, spazi inclusi: meno di un tweet. Se invece le terzine sono due, raggiungiamo i caratteri previsti per un post di Facebook. Anche i selfie sono presenti nella Commedia: ci sono 100 selfie per 100 canti. Abbiamo bisogno di riconoscerci, di vederci e accettarci; abbiamo bisogno che gli altri ci vedano e ci riconoscano: privatamente, socialmente. Il selfie rinnova il mito di Narciso. Non è perdita di tempo o, peggio, banalità da social network. Il selfie è ciò che tu racconti: come tu mi vuoi. Con il selfie diamo all’esterno una immagine di noi”. A proporre un’immagine nuova e originale di Dante e della Divina Commedia è stato il professor Trifone Gargano, docente di “Letteratura dello Sport” all’Università di Bari, che dopo aver insegnato per 25 anni “Linguistica italiana” all’Università di Foggia è stato anche, per due anni, docente di “Storia della Lingua Italiana” in Polonia, all’Università di Stettino. Gargano si è sempre occupato di Dante e, negli ultimi 15 anni, anche dell’interpretazione Pop dei classici, sia come diffusione popolare, sia come riscrittura nei codici pop contemporanei del fumetto, della canzone, dei social network. Tra i suoi ultimi libri c’è “Calvino Pop” e “Dimenticare Manzoni”. Il professor Gargano, da vero showman, ha affascinato con il suo intervento intitolato “Dante cibernetico”, i tanti studenti presenti nel “Salone dei Marmi” del Comune di Salerno che hanno partecipato alla VIII edizione del “Festival Internazionale Dante Senza Frontiere”, come sempre organizzato dalla professoressa Pina Basile, presidente della “Società Dante Alighieri” di Salerno, che da anni è impegnata a diffondere la cultura dantesca nella nostra città e non solo, insieme al professor Massimo Arcangeli, docente di Linguistica all’Università di Cagliari. Il professor Trifone Gargano ha concluso il suo intervento spiegando che: “Le sette cornici del Purgatorio dantesco, nelle quali si espiano i sette peccati capitali: superbia, invidia, ira, accidia, avarizia, gola, lussuria, sono il primo esempio di aula Dada: le classi tematizzate per discipline, nelle quali si alternano ogni ora gli studenti”. Gargano ha spiegato agli studenti che tutti noi dobbiamo essere riconoscenti a Dante:” Noi siamo Dante: siamo come siamo perché abbiamo avuto Dante”. A dare inizio al Festival dedicato al Sommo Poeta è stato il Sindaco Vincenzo Napoli a cui piace leggere la Divina Commedia:” La rileggo sempre con grande piacere. Dante è una miniera inesauribile di saperi e di conoscenze: il suo messaggio è sempre attuale. È stato una pietra miliare della storia dell’umanità. Al Sommo Poeta, grazie alla professoressa Basile, abbiamo dedicato una piazza sul nostro Lungomare”. Il Prefetto di Salerno, il dottor Francesco Esposito, in carica dal 3 ottobre, ha raccontato che per quattordici anni ha lavorato alla prefettura di Firenze e che quindi ha avuto modo di visitare i luoghi di Dante:” È una delle massime espressioni della cultura italiana ed è conosciuto in tutto il mondo”. Il Prefetto, grande conoscitore del poeta e del suo poema, ha anche ricordato di quando Dante, nel canto XXII del Purgatorio, rivolgendosi al poeta latino Stazio, ne dichiara la preveggenza con una bellissima metafora: “Facesti come quei che va di notte, che porta il lume dietro e sé non giova, ma dopo sé fa le persone dotte”. “Se io porto la lampada dietro” – ha spiegato il Prefetto – “pur non vedendo niente, sto tracciando la strada per quelli che verranno dopo: una strada illuminata, fatta di prospettive, di speranza, di ricchezza. Dante è uno dei pilastri della nostra cultura e oggi fare cultura significa recuperare la società viva, significa anche recuperare la sicurezza, perché dove c’è cultura, probabilmente c’è anche una minore propensione a delinquere”. A portare i saluti della Direttrice dell’Archivio di Stato di Salerno, la dottoressa Fortunata Manzi, è stato il Vicedirettore Salvatore Amato che ha ricordato le tante celebrazioni dantesche organizzate presso l’Archivio di Stato di Salerno:” Nel nostro Archivio conserviamo alcuni testi molto antichi della Commedia: anche una copia stampata nel 1593”. Il professor Pio Vicinanza presidente dell’Associazione “Nuova Scuola Medica Salernitana” e Rettore Uniposms ha portato i saluti dell’Almo Collegio della Scuola Medica Salernitana e ricordato che il 25 novembre, presso il Salone dei Marmi del Comune di Salerno, si terrà la cerimonia di premiazione dell’ormai famoso “Premio Internazionale Scuola Medica Salernitana” :” Premiamo, con la prestigiosa statuina “Lumen et Magister”, illustri personaggi distintisi nel mondo dell’arte, della cultura e della scienza”. Il professor Massimo Arcangeli professore ordinario di Linguistica italiana presso la Facoltà di Lingue e Letterature straniere dell’Università di Cagliari, linguista, scrittore, critico letterario, editorialista su varie testate giornalistiche nazionali, ha annunciato una nuova iniziativa:” La stesura di una costituzione della scuola italiana scritta dagli studenti di tutta Italia e anche dagli insegnanti: la costituzione di una scuola deve partire da chi lavora a stretto contatto con gli studenti, a scuola, e dagli stessi studenti che sono i protagonisti del processo di apprendimento”. La professoressa Pina Basile, Cavaliere della Repubblica, Presidente della Società Dante Alighieri di Salerno che da anni organizza a Salerno anche la Lettura Dantis oltre al “Festival Dante Senza Frontiere”, da qualche mese ha pubblicato il suo nuovo libro che s’intitola “Dante per Sempre”, edito dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato Italiano, presentato in una pregevole veste grafica. La professoressa Basile ha spiegato il significato del Dantedì, istituito in Italia il 17 gennaio 2020:” La data del 25 marzo non è casuale: il viaggio del Poeta nell’aldilà iniziò proprio il 25 marzo del 1300. Questa data corrisponde anche al giorno in cui è stato crocefisso Gesù”. La professoressa Basile ha anche annunciato che a breve a Salerno sarà inaugurato un monumento dedicato a Dante nella Piazza a lui dedicata. Grazie al dottor Massimo Zega, c’è stato un collegamento con Lusaka, la capitale dello Zambia, in Africa, da dove l’Ambasciatore Italiano, il dottor Enrico De Agostini, ha annunciato l’incontro al Quirinale tra il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Presidente della Repubblica dello Zambia Hakainde Hichilema e anche che ci sarà una collaborazione tra l’Università di Salerno e quella dello Zambia:” Vogliamo eliminare le frontiere nella diffusione del messaggio dantesco”. Nel corso dell’incontro è stato presentato in anteprima il nuovo libro del professor Vincenzo Salerno, Professore Associato di Letterature Comparate e Teoria e Storia della Critica Letteraria presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Salerno, che s’intitola “La bella rima che fiorisce tra i versi – Longfellow e Dante”, edito da Francesco D’Amato Editore. A presentarlo sinteticamente è stato il professor Alberto Granese, eccellente dantista, già Ordinario di letteratura Italiana presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Salerno, che ha spiegato la traduzione attuata, anche in terzine e non in versi sciolti, dal Poeta Longfellow del Poema di Dante. “Il libro del professor Salerno ricostruisce la biografia del poeta americano, che per primo, nel 1867, ha tradotto in inglese la Divina Commedia, e spiega il senso della poesia di Dante, oltre a fare un ‘analisi di tutte le diverse traduzioni in lingua inglese fatte nell’800 sia in Inghilterra, sia in America”. Il professor Vincenzo Salerno, che si occupa di teoria e storia della traduzione letteraria nel mondo classico, per la prima volta in Italia ha scritto un libro dedicato alle traduzioni in inglese del poeta americano Longfellow:” Nel mio libro ho voluto raccontare la storia e anche che nell’800 noi italiani siamo stati modello per gli americani, Longfellow consegna, per noi, Dante alla cultura americana”. Oltre 60 studenti dell’Istituto Galilei – Di Palo di Salerno, diretto dal Dirigente Scolastico Professor Emiliano Barbuto, con la docente referente Antonia Panebianco e con le professoresse: Stefania Centrella, Stefania Fontanella, Paola Giannetta, hanno interpretato delle performance teatrali dedicate alla donna in Dante “Donna: danno o virtù”.
La tre giorni dantesca si è conclusa presso il Teatro del Centro Sociale di Salerno con lo spettacolo teatrale intitolato “Appunti dall’Inferno” ideato e curato dal regista teatrale Maurizio Ugo Parascandolo che ha creato il gruppo teatrale “Amici di Titina”:” E’ composto da attori per passione, ma anche da veri e propri professionisti che recitano in spettacoli che non hanno fini di lucro, ma solo scopo di diffondere la cultura del teatro nelle scuole e in eventi che hanno finalità solidaristiche” – ha spiegato il regista Parascandolo – “ Gli Appunti sono tratti dalla prima Cantica della Divina Commedia e spiegano com’è nata, anche attraverso momenti musicali, danze e proiezioni di diapositive che accompagnano lo spettacolo: quindi multimedialità e teatro”. A portare i saluti del Sindaco Vincenzo Napoli è stata la professoressa Gaetana Falcone, Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Salerno, che ha annunciato che il prossimo anno saranno realizzati dei cortometraggi su Dante con protagonisti i giovani “Gli attori sarete tutti voi”. La professoressa Pina Basile, Presidente della Società Dante Alighieri di Salerno, ha spiegato gli obiettivi del sodalizio:” Diffondere la lingua e la cultura italiana e la poesia di Dante che è il padre della lingua italiana”. Il professor Massimo Arcangeli docente di Linguistica all’Università di Cagliari, ha apprezzato la grande partecipazione de gli studenti salernitani (circa 500) “Siete la parte migliore di noi e sarete i protagonisti di una società migliore”. Questi i nomi dei protagonisti dello spettacolo: Roberto Quattrucci, Roberto De Angelis, Renato Rescigno, Michele Di Filippo, Anna Cipriano, Patrizia De Bartolomeis, Carmine Di Candia, Michele di Filippo di Francesco, Alessia Grimaldi, Enrico Santoro, Annamaria Barbato, Enrico Di Filippo, Michele Di Filippo di Antonio, Luigi Palumbo, Serena Serafino, Pina Basile e la ballerina e coreografa Roberta Puorro. Assistente alla regia Mirella Isernia.
Aniello Palumbo