Una nuova figura forte è al centro della seconda serata della rassegna “Dalla Pietra alla Voce – Il Teatro in Arsenale” sabato 2 marzo 2019 alle ore 20.00 presso l’Antico Arsenale della Repubblica di Amalfi. “Jennifer” è il titolo della pièce di Antonello De Rosa, che costituisce un ideale duo in continuo artistico e tematico con lo spettacolo d’apertura dello scorso sabato “Nanà”, sempre per la regia di De Rosa. L’ingresso, così come per tutte le serate della rassegna, è gratuito.
Di e con il talentuoso regista salernitano, lo spettacolo della seconda serata vede sul palco anche Margherita Rago e Marianna Avallone. Sulla scena appare Jennifer, incerta sulla linea sottile che divide il femminile dal maschile, chiusa nel cerchio della sua solitudine, continuamente alla ricerca di sè, della sua sessualità, della sua natura di uomo, della sua verità di donna. Nella leggera penombra, lentamente prendono corpo le sue ossessioni, in un’atmosfera evanescente e rarefatta, spazio ideale dove anche il reale è destinato a sfumare nel sogno e la verità nella finzione.
Di nuovo dunque una figura teatrale tagliata nella sua stessa carne viva, disegnata dalle luci e dalle ombre sceniche, e dalla parola che si fa storia nello spazio del teatro, per il secondo appuntamento della rassegna promossa dall’assessore alla cultura del Comune di Amalfi, Enza Cobalto e dal consigliere politico Vincenzo Oddo. Autori della scelta di ospitare nell’Antico Arsenale della Repubblica, tempio della cultura ad Amalfi, una serie di appuntamenti che attraverso la cultura diventino ulteriore parte attiva nell’opera di destagionalizzazione dei flussi nella città.
La rassegna continuerà il 9 marzo con “Il Gatto e la Luna” (Mariangela Berazzi, Vincenzo Mercurio e Bruno Paura alla chitarra, regia di Claudio La Camera), traduzione italiana della farsa divertente “The Cat and the Moon” di W. B. Yeats, in cui un mendicante cieco e uno zoppo sono in viaggio alla ricerca di un santo.
Il quarto appuntamento della rassegna è fissato per sabato 16 marzo con “Lacrime d’Ammore”. Uno spettacolo che non ha la pretesa di raccontare l’Amore con la A maiuscola, ma il nostro amore; un amore che spesso si ha difficoltà a trattare per quello che è: il sentimento che ci lega ad un’altra persona, ma che soprattutto va vissuto, coltivato e trattato con gioia. Con Antonio Speranza, Aniello Palomba, Daniela Somma e Enzo Senatore, scritto da Francesco Rivieccio e Antonio Speranza, con la direzione musicale di Aniello Palomba.
La rassegna si concluderà con altri due appuntamenti teatrali in programma il 23 e il 30 marzo.
Il primo dei due si intitola “Piaf: back without wings” ed è una prova d’attrice magistralmente eseguita da Antonetta Capriglione, in bilico su una drammaturgia scarna, obliqua, nata dalla penna di Maria Sole Limodio, che narra di una donna che cerca il proprio personaggio, e dunque se stessa, evocando il fantasma della più grande cantante di sempre: Edith Piaf.
L’ultimo appuntamento, il 30 marzo, vedrà in scena Anna Rita Vitolo, recentemente nel cast de L’Amica Geniale, la fiction della Rai nella quale ha interpretato il ruolo della madre di Lenù. “Il fiore che ti mando l’ho baciato” è la delicata pièce, per la regia di Antonio Grimaldi, tratta dal carteggio d’amore tra Stamura Segarioli e Francesco Fusco. Lettere sigillate. Custodie. Nascoste. Imbustate. Un mezzo antico, raro. Forunati allora siamo, se tra le mani ci capitano quelle del passato. E se “ci capitano” è perchè esistono i conservatori, i nostalgici, i romantici. Una corrispondenza amorosa che accompagna la storia che ora si narra e che chiuderà la rassegna “Dalla Pietra alla Voce – Il Teatro in Arsenale”.