Salerno, ed in particolare il Grand Hotel Salerno, ha accolto le convention di due partiti nella giornata di sabato, si è riunito il Nuovo Centrodestra, la formazione guidata dal vicepremier Angelino Alfano, così come il PSI guidato dal Senatore Riccardo Nencini. L’oggetto del dibattito di entrambe le convention è stato naturalmente la nuova legge elettorale, il cosiddetto “italicum” , così come uscito dall’accordo tra il neosegretario del PD Matteo Renzi ed il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi.
Assente Alfano, nella convention di Ncd protagonista è stato l’ex Presidente del Senato Renato Schifani, il quale ha posto l’accento sui listini bloccati, che sono un punto di continuità con la legge elettorale vigente (e peraltro proprio in questa parte dichiarata illegittima dalla Corte Costituzionale), ed ha ribadito che se non dovessero esserci modifiche atte a riportare le preferenze nell’iter parlamentare, Ncd è pronto ad impegnarsi a proporre un referendum abrogativo. Il testo dell'”italicum”, depositato a Montecitorio, è firmato tuttavia anche dai parlamentari del Ncd. Schifani ha inoltre sottolineato l’esigenza di dovere rilanciare l’azione del governo parallelamente al dibattito sulla legge elettorale, dando vita dunque ad un Letta-bis con l’ingresso dei renziani nella compagine governativa.
Due “grandi buchi” da colmare nell’Italicum secondo il segretario del PSI Nencini, innanzitutto una disciplina del conflitto di interessi, che secondo il segretario del PSI ha reso il sistema politico invivibile negli ultimi 20 anni, ed inoltre porre una soglia di sbarramento che sia uguale per tutti i partiti, insomma niente scorciatoie per la Lega.