Fra i settori operativo-pastorali della Conferenza Episcopale Campana vogliamo considerare quello della Cultura e delle Comunicazioni Sociali.
Delegato regionale di questo ambito operativo è S.E. Mons. Ciro Miniero, Vescovo di Vallo della Lucania; a Don Valeriano Pomari gli è stato dato l’incarico operativo.Cultura e Comunicazioni sociali hanno una importante funzione in seno alle Chiese della Campania, si rappresentano di sostegno ai vari uffici diocesani.
E’ un settore pastorale questo della Cultura e delle Comunicazioni Sociali che, in continuo adeguamento strumentale tecnologico, tiene conto dell’urgenza di delineare una progettazione pastorale organica delle comunicazioni sociali. Oggi, nel modello sociale innovativo anche sotto il profilo strumentale, entro il quale viene proposto un nuovo stile di conoscenza e relazione, si avverte il bisogno e l’urgenza di fornire adeguate risposte nell’opera evangelizzatrice con competenza e professionalità.
Ciro Miniero, Delegato per il Settore Cultura e le Comunicazioni Sociali, nel passato più prossimo, in relazione a quanto detto, ha fissato due fondamentali obiettivi per questo primo lustro. Miniero distingue obiettivi raggiungibili a medio e a lungo termine: a medio termine bisogna offrire gli strumenti necessari per una pastorale organica della comunicazione attraverso l’integrazione delle risorse presenti in diocesi; a lungo termine, invece, occorre promuovere la comunione all’interno delle chiese locali secondo lo stile dell’ekklesia, la comunità comunicante.
“Già nell’anno pastorale 2012/13, riferisce il responsabile di settore, Mons. Miniero, l’Ufficio Regionale ha offerto alcune iniziative per promuovere l’integrazione delle risorse presenti nelle diverse chiese locali: incontri periodici con i responsabili degli uffici diocesani della comunicazione; è stato realizzato un portale internet per la Conferenza Episcopale Campana; sono state spese energia nella formazione professionale di chierici e laici secondo le indicazioni CEI (percorsi di studio universitari, corso ANICEC, periodi di tirocinio formativi, partecipazione a convegni nazionali); abbiamo promosso la cosiddetta media education per un uso intelligente e responsabile dei mezzi di comunicazione sociale; sono state organizzate due tavole rotonde su social network e sull’organizzazione di eventi con professionisti del settore…”
In riferimento all’aspetto della “comunione”, ci ricorda poi il Vescovo Miniero, sono stati organizzati ulteriori incontri studio, nel territorio regionale, che hanno permesso di considerare una duplice tipologia di modalità operative in questo settore: modalità concrete di promozione della comunione presbiterale attraverso l’utilizzo della nuove tecnologie (mail, sms, social network e altri canali di rete); modalità concrete di promozione della collaborazione tra gli uffici di Curia per una rinnovata sinergia pastorale.
“Data l’esigenza e la necessità di “parlare” i nuovi linguaggi della cultura mediatica, aggiunge Mons. Ciro Miniero, l’Ufficio Regionale si propone di stimolare un rinnovato impegno nell’evangelizzazione. Un impegno che tenga conto del nuovo contesto culturale che costantemente è in trasformazione e che nelle sue istanze, ormai, non tiene più in considerazione di quei valori cristiani che la Chiesa ha custodito e trasmesso fedelmente da duemila anni. Di qui la necessità di stimolare una integrazione della proposta cristiana con il fermento culturale generato dall’evoluzione delle nuove forme di comunicazione. Il tutto e sempre nella fedeltà e coerenza al Vangelo, la buona notizia di cui l’uomo contemporaneo ha bisogno”.Occorre dire che l’Ufficio regionale per le Comunicazioni è considerato una risorsa primaria nell’opera della divulgazione pastorale specialmente grazie alla collaborazione con i diversi Settori regionali della Conferenza Episcopale Campana e, soprattutto, con i singoli Uffici diocesani per le comunicazioni sociali. “Nello specifico, aggiunge Miniero a questo riguardo, per realizzare tutto questo, si possono considerare alcune azioni che dovrebbero essere pensate e coordinate dall’Ufficio Regionale per le Comunicazioni: la promozione della comunione presbiterale (tramite mail, sms o altri canali di rete) per informare e formare; la formazione professionale di chierici e/o laici come risorsa da investire nell’ambito della comunicazione (il rinnovato progetto ANICEC); la promozione di una cultura dei media che tenga conto delle istanze proposte dalla media education; la collaborazione con gli Uffici di Curia per la promozione della stessa e di una rinnovata sinergia pastorale; l’istituzione di una figura che cura le pubblicazioni e i rapporti con l’esterno (Pubbliche Relazioni); l’attenzione specifica per il mondo dei media attivando una rete di collaborazione con i professionisti della comunicazione tramite ufficio stampa (Giornalisti, PR, ….); la promozione di una cultura attenta alle nuove forme di comunicazione (internet, social network,…..); la promozione dell’immagine della Chiesa locale e del Vescovo; la promozione di eventi religiosi e culturali; la promozione e la cura di strumenti per la comunicazione (sito diocesi, periodico diocesano, bollettino diocesano, annuario ufficiale diocesano, sussidio per la programmazione pastorale…)”.
Un ulteriore incontro di formazione, ci ricorda Don Valeriano Pomari, incaricato del Settore, si è tenuto più recentemente presso la sede della Conferenza Episcopale Campana a Pompei. L’iniziativa è stata organizzata dal Delegato regionale per le Comunicazioni Sociali, il nostro Vescovo, S.E. Mons. Ciro Miniero, in collaborazione con il Prof. Alfonso Amendola del Dipartimento di Scienze Politiche, Sociali e della Comunicazione dell’Università di Salerno. Nel corso dell’incontro Amendola ha sinteticamente tracciato il percorso storico dei Social Network, soffermandosi in particolare sull’evoluzione del linguaggio degli stessi. Questi ha sottolineato, fra l’altro, quanto è importante il condizionamento della trasformazione dei modi di comunicare; mutamento che richiede ovviamente l’indagine verso nuove e possibili prospettive culturali. “È stato quindi ribadito dai responsabili, in quella circostanza, riporta Pomari, che l’impegno dell’Ufficio regionale sarà sempre quello di proporre un percorso di formazione che tenga conto delle esigenze delle realtà locali e dell’evoluzione dei processi comunicativi a livello globale”.
La pastorale oggi ha l’obbligo di utilizzare modelli di comunicazione all’avanguardia, utile a fare lunghi percorsi in ampi spazi con tempestività ed efficacia. L’evangelizzazione oggi viaggia specialmente in rete, arriva subito e ovunque e si rappresenta presenza significativa, proposta di senso, preziosa opportunità e sicuro valore a fronte di tanti modelli amorali e di sempre più diffusa negatività.
Emilio La Greca Romano