Culp Porto, pubblicazione rettifica.

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dall’Avv Luigi Condoluci riceviamo e pubblichiamo

Scrivo in qualità di difensore di fiducia della CULP Cooperativa Unica Lavoratori del Porto Flavio Gioia in persona del Presidente del CDA sig. Vincenzo D’Agostino, a seguito della pubblicazione sia sull’edizione on line che su quella cartacea dell’articolo titolato:

“Cooperativa portuale Flavio Gioia: lavoratori abusati e sottopagati”. Nel corpo dell’articolo si legge che … la questione è stata trattata con l’assoluta priorità ed urgenza in considerazione del grave pericolo per la salute dei lavoratori, per lo più giovani, che si vedono negare ogni tutela per uno stipendio alle soglie della povertà.
Si legge, altresì, che Il Contratto nazionale di lavoro e la normativa di settore viene sistematicamente violata ed i lavoratori privati di ogni garanzia. Giornate di lavoro non riconosciute, irregolarità nei prospetti paga, indennità non versate. Come se non bastasse, ai lavoratori sono imposti orari di lavoro umanamente insostenibili, turni notturni consecutivi senza riposi che sono comunicati a meno di 24 ore dal loro inizio, lavoratori sempre reperibili, di giorno e di notte, a scapito della loro salute e vita privata e familiare.

Addirittura, in conclusione si legge che La Ugl Salerno, comunque, sta proseguendo la sua azione combinata a quella ispettiva, attivando azioni legali sia in sede civile che penale, per vedere finalmente ordinata questa vicenda ai limiti del rispetto dei diritti umani.

La CULP da anni opera nel settore portuale e l’attività prevalentemente svolta consiste nella fornitura di manodopera agli operatori portuali.

Tale attività è sempre stata improntata al rispetto di tutte le regole imposte dalle varie normative vigenti; sia nell’ambito della sicurezza sul lavoro, sia in quello della retribuzione e dell’impiego della manodopera portuale.

In particolare:
La CULP rispetta pedissequamente tutti i regolamenti portuali ed in materia di avviamento e sicurezza sul lavoro nonché il Dlgs 66/2003 che disciplina l’orario di lavoro.

La CULP eroga ai propri dipendenti trattamenti retributivi superiori ed integrativi a quelli previsti dal CCNL, non da ultimo è stato sottoscritto con le OO.SS. CGIL-CISL-UIL un contratto aziendale che prevede l’erogazione di un welfare aziendale, maggiorazioni per il lavoro straordinario di gran lunga superiori rispetto a quelle nazionali ed indennità ulteriori a vario titolo, anche in caso di lavoro straordinario, domenicale e festivo.

La CULP, infine, non obbliga i propri lavoratori ad effettuare, pur avendone facoltà, le 300 ore di lavoro straordinario annue previste dal CCNL.

Per tale ragione, riportare asetticamente quanto riferito da una sigla sindacale, peraltro non firmataria del CCNL e non firmataria degli accordi aziendali di prossimità, senza verifica dell’attendibilità della notizia e senza che le accuse mosse abbiamo avuto un riscontro formale, appare gravemente lesivo dell’immagine della CULP.

Infatti, a seguito dell’intervento svolto da parte dei funzionari dell’Ispettorato del lavoro, non risultano irrogate sanzioni o elevate prescrizioni di qualsivoglia natura.

Pertanto, chiedo di voler rettificare l’articolo, perché non rispondente al vero:

– nel suo titolo, laddove afferma impropriamente che i lavoratori vengono abusati e sottopagati dalla CULP; – nella parte in cui assume impropriamente che sussiste un grave pericolo per la salute dei lavoratori, per lo più giovani, che si vedono negare ogni tutela per uno stipendio alle soglie della povertà.
– nella parte in cui afferma, in assenza di qualsivoglia riscontro, che Il Contratto nazionale di lavoro e la normativa di settore viene sistematicamente violata ed i lavoratori privati di ogni garanzia. Giornate di lavoro non riconosciute, irregolarità nei prospetti paga, indennità non versate. Come se non bastasse, ai lavoratori sono imposti orari di lavoro umanamente insostenibili, turni notturni consecutivi senza riposi che sono comunicati a meno di 24 ore dal loro inizio, lavoratori sempre reperibili, di giorno e di notte, a scapito della loro salute e vita privata e familiare.
– e, soprattutto, nella parte in cui, in maniera roboante, afferma che si sarebbe ai limiti del rispetto dei diritti umani.
Chiedo, pertanto, di voler procedere alla rettifica dell’articolo e del suo titolo perché lesivi dell’immagine e della dignità della CULP e del suo Presidente e, comunque, perché contrari alla verità. Chiedo che tale rettifica avvenga non oltre due giorni da quello in cui è pervenuta la presente, in testa di pagina e collocata nella stessa pagina del giornale che ha riportato la notizia cui si riferiscono. Allo stesso modo dovrà avvenire per l’edizione on line. Confido, quindi, nella pubblicazione della rettifica nei termini e con le modalità previste dalla legge.