Continua a salire la domanda di finanziamenti per l’acquisto della casa da parte delle famiglie italiane, facendo registrare a gennaio 2015 un + 22,6%, rispetto allo stesso mese del 2014.
Pur con un rallentamento dopo il picco di dicembre (+30%), si conferma, dunque, il trend positivo iniziato nel corso del 2014, che ha messo a segno un primo dato positivo (+15%) dopo tre anni caratterizzati da un andamento negativo.
DOMANDA DI MUTUI |
Var. % su anno precedente ponderata |
Totale 2009 |
+7,1% |
Totale 2010 |
+0,5% |
Totale 2011 |
-19,4% |
Totale 2012 |
-41,8% |
Totale 2013 |
-3,6% |
Gennaio 2014 |
+10,5% |
Febbraio 2014 |
+8,4% |
Marzo 2014 |
+10,0% |
Aprile 2014 |
+12,6% |
Maggio 2014 |
+6,6% |
Giugno 2014 |
+12,9% |
Luglio 2014 |
+18,1% |
Agosto 2014 |
+14,7% |
Settembre 2014 |
+15,5% |
Ottobre 2014 |
+22,1% |
Novembre 2014 |
+21,1% |
Dicembre 2014 |
+30,6% |
Totale 2014 |
+15,0% |
Gennaio 2015 |
+22,6% |
Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie
Osservando la domanda di mutui a gennaio 2015 in relazione all’importo richiesto, si conferma un trend in diminuzione, che perdura ormai da diversi anni sia a causa della riduzione dei prezzi di acquisto degli immobili sia per la propensione delle famiglie italiane a preferire un importo di rata che incida il meno possibile sul reddito disponibile. A conferma di ciò, il Barometro Crif rileva una preponderanza di mutui concentrate nelle classi di durata superiore ai 15 anni, che complessivamente assorbono il 69,4% del totale, mentre, in relazione all’età dei richiedenti, quasi i 2/3 delle richieste sono state presentate da under 44.
Per far fronte ad una domanda di mutui in crescita, sostenuta anche dal fenomeno delle surroghe stimolate dalle condizioni favorevoli di mercato, negli ultimi mesi gli Istituti di Credito, grazie anche alla maggiore liquidità di cui oggi possono disporre, hanno proposto offerte più dinamiche, senza però abbandonare l’approccio selettivo a causa dei livelli di rischiosità che permangono elevati.
Fonte: Barometro Crif