Con il Covid, lo scenario occupazionale italiano sta vivendo una crisi profonda che si protrae nel corso dei mesi. Ci sono comparti, tuttavia, che performano meglio di altri e che continuano a offrire opportunità di lavoro.
Lockdown e smart working hanno avuto un impatto significativo sull’intero settore occupazionale. Le ricadute sul mercato del lavoro, secondo il rapporto redatto dal Ministero del Lavoro in collaborazione con ISTAT, INPS, INAIL e ANPAL, sarebbero senza precedenti.
A essere maggiormente colpito dalla crisi economica causata dalla pandemia di Covid è il settore dei servizi, e quello del turismo in particolare. Si stima che siano circa 140mila i posti di lavoro tagliati nel comparto dell’hospitality e della ristorazione. Specialmente, per quanto riguarda le posizioni stagionali o a termine.
L’emergenza pandemica, inoltre, ha compromesso ulteriormente le opportunità di impiego per le categorie tradizionalmente più svantaggiate come giovani, donne e lavoratori stranieri. Il numero di persone rimaste senza occupazione è cresciuto sensibilmente, creando di conseguenza un netto calo nella domanda di beni di consumo.
Ci sono tuttavia dei settori che non hanno perso, bensì hanno incrementato il proprio fatturato anche in piena pandemia. Si pensi innanzitutto all’eCommerce, che ha giovato dell’impossibilità da parte dei consumatori di recarsi fisicamente presso i negozi per acquistare ciò di cui avevano bisogno.
Delle chiusure e delle limitazioni di movimento ne ha giovato l’intera filiera del commercio elettronico e della grande distribuzione. Del resto, lo si evince anche dal costante volume di annunci per la ricerca di figure come addetti alla logistica e al customer support. Attraverso un’agenzia per il lavoro come Jobtech, queste categorie di lavoratori possono entrare facilmente in contatto con le aziende alla ricerca di magazzinieri, mulettisti, operatori del controllo qualità, centralinisti e addetti all’assistenza clienti.
Jobtech è la prima agenzia a introdurre nel mondo del lavoro italiano soluzioni completamente digitalizzate per l’intero processo di ricerca e selezione del personale. In questo modo, è in grado di rispondere con la massima velocità ed efficienza alle esigenze di un mercato sempre più orientato al dinamismo e alla flessibilità, anche nel nostro Paese.
Un mercato che, secondo le stime di Unioncamere e Anpal, tra il 2021 e il 2023, avrà comunque bisogno di acquisire circa 3,2 milioni di nuovi occupati. Da un lato, per garantire il turn over con coloro avranno raggiunto l’età di pensionamento; dall’altro, per assolvere alle esigenze dell’intero tessuto produttivo italiano.