Costituzione della Fondazione “Francesco II di Borbone” e celebrazione in onore di Maria Sofia, ultima regina di Napoli.

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Francesco2La Fondazione si costituisce per volontà di Don Massimo Cuofano, Don Luciano Rotolo e Pantaleo Losapio. “Detta Fondazione, riferisce don Massimo Cuofano, è voluta come movimento di aggregazione per quanti si sentono legati alla figura di Francesco II; è finalizzata agli scopi culturali, caritatevoli e spirituali. Potranno aderirvi coloro che riconoscono le virtù eroiche e la santità di vita del Sovrano. La Fondazione, prosegue, si impegna a costituirsi come opera benefica a favore di quelle condizioni di disagio e di vera difficoltà che si riscontrano nell’ex Regno delle Due Sicilie, nell’Italia Meridionale. In speciale modo
l’Istituzione, creata per onorare il Sovrano di Casa Borbone, vuole aprirsi ai
bisogni delle famiglie e dei giovani e attivarsi nella pratica dell’operato in
piena sintonia con l’esempio di carità di Francesco II”.

Studi, convegni, conferenze e ricerche, serviranno a tracciare, nel solco dell’operato della Fondazione, sempre più e meglio, il profilo della testimonianza dei vita di Francesco  II di Borbone; una testimonianza che si costituisce di opere pie e di santità.

Francesco II di Borbone, battezzato Francesco d’Assisi Maria Leopoldo (Napoli, 16 gennaio 1836 – Arco, 27 dicembre 1894), è stato re del Regno delle Due Sicilie dal 22 maggio 1859 al 13 febbraio 1861. Figlio di Ferdinando II di Borbone e della prima moglie Maria Cristina di Savoia (figlia di re Vittorio Emanuele I), che morì appena cinque giorni dopo il parto, fu il quinto ed ultimo re Borbone sul trono di Napoli e, in assoluto, l’ultimo re del Regno delle Due Sicilie. Timido e buono. Educato dai padri scolopi secondo rigidi precetti morali e religiosi. Sposò nel 1859 la duchessa Maria Sofia in Baviera – sorella dell’imperatrice Elisabetta d’Austria e cugina del re Ludovico II di Baviera -, più giovane di lui di un lustro e dotata di un temperamento del tutto opposto al suo. Francesco ebbe una sola figlia, la
piccola Maria Cristina Pia di Borbone-Due Sicilie, morta a soli tre mesi d’età. Il Visconte Philippe François Joseph Poli, in “De Naples à Palerme 1863-1864”, edito nel 1865, così ebbe a dire di Francesco II: “Credeva solo al bene quando Dio lo chiamò sul trono”. Tanto il Sovrano, infatti, sosteneva di se: “Io sono Napolitano; nato tra voi, non ho respirato altr’aria, non ho veduti altri paesi, non conosco altro suolo, che il suolo natio. Tutte le mie affezioni sono dentro il Regno: i vostri costumi sono i miei costumi, la vostra lingua la mia lingua, le vostre ambizioni mie ambizioni”.

I “Comitati Due Sicilie”, in onore della regina Maria Sofia, come accennato, in occasione del novantesimo anniversario della morte, organizzano poi la celebrazione della Santa Messa in suffragio della sua anima. L’evento è stato curato dal Prof. Erminio De Biase, Consigliere Nazionale dei “Comitati delle Due Sicilie”. La celebrazione si
terrà a Napoli, nel complesso monastico di Santa Chiara sempre il 19 gennaio, alle ore 19.00.

cs_08cMaria Sofia Wottelsbach, definita “l’Aquiletta bavara” da Gabriele d’Annunzio, regina consorte delle Due Sicilie, Duchessa di Baviera e di Calabria, nata a Possenhofen, Baviera, il 4 ottobre 1841, morta a Monaco di Baviera, il 19 gennaio 1925, mentre oggi riposa, a 90 anni dalla sua morte, nella Basilica di “Santa Chiara” a Napoli, è motivo di gioiosa memoria e celebrazione.

Era questo il ritratto dell’ultima regina partenopea: alta, con occhi neri, folti capelli castani e un bel viso. Come “Sissi”, sua sorella, futura imperatrice d’Austria solitamente usciva da sola, cavalcava e tirava la scherma; praticava nuoto, danza e tiro con la carabina. Amava gli animali. Si trovò sposa con Francesco II di Borbone, a seguito delle trattative condotte segretamente dalla Duchessa Ludovica e dalla regina delle Due Sicilie, Maria Teresa d’Asburgo Lorena, interessata a consolidare i legami con l’Impero asburgico. Il matrimonio con Francesco II di Borbone, erede al trono napoletano, fu celebrato per procura l’8 gennaio 1859, nel palazzo reale di Monaco. Prima di incontrare suo marito a Bari ne intravide il suo aspetto da una foto ritratta in miniatura.

Nel corso del primo conflitto mondiale, la regina Maria Sofia, schierata verso l’Impero tedesco e l’Austria-Ungheria,
contro il Regno d’Italia, visitava in età avanzata, anonimamente, i campi di prigionieri italiani per portare cibo e libri. Era lì, come scrisse Arrigo Petacco, fra quei soldati laceri e affamati in cerca dei suoi napoletani…

Le furono attribuite, per le varie benemerenze, diverse onorificenze fra cui il titolo di Dama degli Ordini della “Croce Stellata”, di “Teresa di Baviera” e della regina “Maria Luisa”.

In occasione della Costituzione della Fondazione “Francesco II di Borbone” e della importante Celebrazione Liturgica in suffragio di Maria Sofia, ultima regina di Napoli, fra le massime rappresentanze di Casa Borbone, si distinguerà la presenza di S.E. Don Pierluigi Sanfelice dei Marchesi di Monteforte dei Duchi di Bagnoli, Delegato
per la Città di Napoli e per la Campania del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio.

Emilio La Greca Romano