La stagione turistica è già iniziata con ottimi segnali per quanto riguarda le previsioni per l’anno 2024. La domanda per la Divina è forte e con ogni probabilità questo sarà un anno record per numero di arrivi e fatturato. Ma l’ecosistema istituzionale della Costiera amalfitana sembra, ancora una volta, impreparato e disorganizzato sull’atavico problema della mobilità.
Le criticità sono tante, quella che attira più l’attenzione degli utenti e della popolazione è legata alla gestione del traffico. Nell’ultimo incontro con il Prefetto erano emerse la necessità di potenziare la presenza degli ausiliari e quella di allineare i periodi di vigore delle targhe alterne alla ipotesi che si facevano sul versante sorrentino. Ha fatto emergere le prime discrasie l’emissione di qualche giorno fa delle ordinanze per la Costiera sorrentina, che porterà alle targhe alterne sulla Statale 145 dal venerdì alla domenica dalle 8.00 alle 19.00 e nei festivi e prefestivi dal giorno 8 aprile al 31 maggio; ordinanza che poi imporrà targhe alterne tutti i giorni dalle 8.00 alle 19.00 da primo giugno al 30 settembre. Collimano col versante amalfitano solo le limitazioni: i giorni pari non circolano le auto con l’ultima cifra della parte numerica pari e i giorni dispari non circolano i mezzi con l’ultima cifra della parte numerica dispari.
“L’ampliamento della ordinanza Anas per la Statale 163 Amalfitana ancora non è stata promulgata alle soglie di Pasqua, primo periodo di attuazione, ma l’intesa tra Prefettura, Anas e sindaci del territorio era per la riconferma dell’ordinanza della scorsa estate. – Lancia l’allarme Andrea Ferraioli, presidente del Distretto Turistico Costa d’Amalfi – Ordinanza che prevedeva targhe alterne la Settimana Santa fino al lunedì in Albis, nei giorni di sabato e domenica in due periodi: dal 15 giugno al 31 luglio e poi dal primo a 30 settembre. Targhe alterne tutti i giorni nel mese di agosto. L’orario nei quali è imposta la circolazione a targhe alterne è dalle 9.00 alle 18.00. Ci sono evidenti discrasie che promettono di creare disagi e confusione visto che i due territori sono contigui e hanno un costante travaso di abitanti e turisti da un versante all’altro. La Statale Sorrentina materialmente è un tutt’uno con la Statale Amalfitana.” Ferraioli sottolinea “Occorre trovare un dialogo e una intesa sulle ordinanze o sarà il caos. La discrasia tra le ordinanze arriva in un quadro generale già preoccupante per la Costa d’Amalfi”.
Le spie per un annus horribilis per la circolazione nella Divina si stanno già accendendo. La Statale Amalfitana è un cantiere in pieno fermento, numerosi impianti semaforici al momento limitano e rallentano la circolazione in corrispondenza di lavori in corso che dovranno concludersi entro il passaggio del Giro d’Italia il prossimo 11 maggio. Fino ad allora, percorrere i 60 km che vanno da Vietri sul Mare a Positano sarà un percorso di stop and go. Inoltre, nulla si sa del piano di ausiliari del traffico che doveva essere già operativo da aprile.
Non va meglio per le alternative alla circolazione con mezzi propri. È notizia degli ultimi giorni del primo scontro tra studenti e turisti per poter salire sui bus di linea nelle ore di punta, quando le corse e i posti disponibili già non bastano a rispondere alle esigenze della popolazione e dei primi turisti che stanno arrivando, nell’attesa del cambio di orario e dell’incremento delle corse per il periodo estivo. L’apertura delle vie del mare è stata annunciata per il primo aprile, ma al momento le tratte ancora non sono state assegnate dalla Regione ai vettori, materialmente non si sa ancora chi dovrà occuparsi dei collegamenti. Il pontile di Positano, che è uno di quelli che registrano il maggior numero di sbarchi, opererà solo da metà aprile e comunque in forma ridotta perché sono in corso lavori per la sistemazione della banchina, danneggiata dalle ultime mareggiate. Ad Amalfi i lavori al Luna Rossa per il momento tengono chiusa la principale riserva di posti auto della città.
“Le premesse per la circolazione di mezzi e persone in Costiera amalfitana per il 2023 sono sconfortanti. Lo scollamento tra i vari attori del territorio è evidente e non aiuta a risolvere i problemi. Occorre cominciare a pensare al territorio per quello che è: un’area a prevalente vocazione turistica alla quale occorre un DMO. Una realtà mista pubblico-privata che sia il Destination Management Organization, che secondo le linee stabilite dall’Organizzazione Mondiale del Turismo applichi un modello organizzativo e gestionale del territorio mirato al rafforzamento dei servizi e delle risorse legati al turismo.”