Cos’è e come curare la SIBO o sovracrescita batterica intestinale. I consigli del Gastroenterologo salernitano Marco Napoli.

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“Il microbiota è salute! Se abbiamo una flora intestinale sana siamo sani anche noi”. A spiegare l’importanza del Microbiota umano, ossia l’insieme di tutte le specie batteriche, virali, fungine che vivono nel nostro organismo: sulla pelle, negli occhi, nell’apparato genito-urinario e soprattutto nell’apparto digerente, è stato il medico salernitano, specialista in Gastroenterologia, Marco Napoli, che lavora presso il “Paideia International Hospital” di Roma in occasione dell’incontro di formazione “SIBO e patologie croniche: dalla fisiopatologia alle terapie moderne”, organizzato presso il “Grand Hotel Salerno” dall’azienda di produzione di integratori alimentari e composti fitoterapici “Erbenobili”. Il dottor Napoli, specializzatosi in gastroenterologia al Policlinico Gemelli – Università Cattolica del Sacro Cuore, si occupa dei problemi del microbiota intestinale:” Molte persone stanno male a causa di problemi gastrointestinali che non riescono a risolvere.  Si sottopongono a esami come la gastroscopia o la colonscopia che però spesso non sono quelli corretti da fare in quanto il loro problema è legato al funzionamento della loro flora intestinale: studiando il loro microbiota possiamo risolverlo”.  Il dottor Napoli ha spiegato che il microbiota assolve ad una serie di funzioni che normalmente vengono trascurate:” Spesso quando si seguono delle terapie farmacologiche, delle terapie antibiotiche, non si considerano gli effetti che queste hanno sulla flora intestinale. Anche lo stile di vita e l’alimentazione hanno un effetto permanente sulla nostra flora intestinale. Alcune malattie come l’obesità, la sindrome metabolica, l’ipertensione hanno una forte relazione con la “disbiosi” che è un’alterazione qualitativa e/o quantitativa del microbiota intestinale, caratterizzata da uno squilibrio tra le diverse popolazioni microbiche.  Se una persona ha una malattia, è ormai prassi in molti centri di eccellenza degli Stati Uniti, ma anche in alcuni centri in Italia, che quella persona non venga curata solo per quella malattia, ma venga valutata anche la sua flora intestinale: se ci sono dei problemi alla flora intestinale, risolvendoli migliora anche la malattia, come ad esempio la fibromialgia, l’artrite reumatoide, le malattie autoimmuni. È conveniente sottoporsi ad una visita da un medico gastroenterologo che si occupa di microbiota anche se la malattia non è strettamente legata a un problema gastroenterologo: ad esempio donne che hanno cistiti ricorrenti, vaginosi da candida, infezioni vaginali che non si risolvono, o problemi di reazioni allergiche inspiegate o anche problemi cardiaci come tachicardie o extrasistole. Anche in chi ha una malattia come il morbo di Crohn o una rettocolite si può studiare il suo microbiota”. Il dottor Napoli ha spiegato quali sono le terapie da seguire per curare la disbiosi:” Il trattamento si basa sulla correzione dello stile di vita, sia nell’ambito dell’alimentazione, sia dell’attività fisica: valutato il problema alla flora intestinale si deve impostare un piano alimentare corretto che sia modellato anche su quello che è il proprio microbiota intestinale. Importante anche l’integrazione che però non si può dare a tutti, ma soltanto a coloro che ne hanno bisogno. Solo in rari casi si può prevedere l’utilizzo di una terapia farmacologica. L’attività fisica regolare favorisce la diversità microbica”.

Aniello Palumbo