Il celebre direttore d’orchestra Bruno Aprea, stavolta in veste di autore, sarà alla mediateca Marte, a Cava de’ Tirreni, giovedì 27 agosto (ore 20), per un incontro sulla sua prima opera letteraria, “Filosolfeggiando – (S)quinterni di (S)confessioni” (Curcio Editore), nell’ambito del 28° festival “Le Corti dell’Arte” (l’ingresso è libero). L’appuntamento sarà arricchito da videoproiezioni inedite del maestro.
Insieme al direttore applaudito in tutto il mondo, già principal conductor della Palm Beach Opera in Florida, interverranno Felice Cavaliere, direttore artistico de “Le Corti dell’Arte”, Massimo Fargnoli, già direttore artistico dell’Orchestra Sinfonica RAI di Napoli, Massimo Bignardi, docente di Storia dell’arte contemporanea, e Virginia Foderaro, direttore editoriale Edizioni opposto.
“Filosolfeggiando” è una raccolta di confessioni scottanti e visioni ironiche dell’esistenza dove i pensieri e i reciproci contatti tra le varie arti hanno portato l’autore alla formulazione di idee narrative, racconti, aforismi e anche brevi saggi, spesso documentati con immagini e citazioni.
Difficilmente classificabile in un genere predefinito, il libro è un’opera che della musica conserva l’esperienza, l’ispirazione e la riflessione tradotta in racconti di vita (e filosofia) nei quali ritrovarsi, perdersi e sorridere con una forte dose di humour.
“Bruno Aprea è scrittore più sintetico del futurista Achille Campanile che per una tragedia aveva bisogno di due battute: a lui basta una per scrivere una commedia”. Così Walter Pedullà inizia la sua prefazione al libro dell’autorevole direttore d’orchestra.
Vincitore del Koussevitsky Prize al Festival di Tanglewood nel 1977, con una giuria composta, tra gli altri, da Bernstein e Ozawa, Aprea è stato il secondo italiano a ricevere tale ambito riconoscimento dopo che Claudio Abbado l’aveva ottenuto nel 1959. Artistic Director e Principal Conductor alla Palm Beach Opera in Florida dal 2005 al 2012, dove ha ottenuto grandi successi con le esecuzioni della Nona Sinfonia di Beethoven, del Don Giovanni di Mozart, dell’Otello di Verdi, e di altre acclamate opere, Aprea nelle scorse stagioni ha diretto la Tosca, nella produzione della Scala di Milano, al Teatro La Maestranza di Siviglia, con la regia di Ronconi, è stato in tournée col Teatro La Fenice di Venezia al Festival di Pechino con la Traviata, ha diretto La Bohème a Hong Kong e il Rigoletto a Seul.
Il festival metelliano proseguirà, venerdì 28 agosto, con l’originale progetto di Stefano Valanzuolo “Casa Mozart”, conversazione e divertissement musicale, nella corte di palazzo Gagliardi (ore 21, posto unico 8 euro). In scena il violinista Alberto Maria Ruta, la violista Rossella Bertucci, i pianisti Maria Libera Cerchia e Antonello Cannavale, oltre allo stesso Valanzuolo in qualità di voce narrante.