Coronavirus, riunione direttivi e federazioni Confcommercio, proposte al Governo per sostenere le imprese.

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Si sono riuniti i Direttivi e le Federazioni di categoria della Confcommercio Campania, per fare il punto della situazione, in merito alle conseguenze del Coronavirus sull’economia e le imprese. All’ordine del giorno, lo stato dell’arte nei diversi comparti, dall’inizio dell’emergenza : il calo più significativo si è registrato nell’ambito del Turismo, con una riduzione del 70%, anche considerando le disdette sopraggiunte nei giorni scorsi alle strutture ricettive ed ai tour operators della Campania. Per quanto riguarda il Commercio, nel suo complesso, si valuta un calo medio del 40%, mentre nel settore Pubblici Esercizi (bar e ristoranti) la discesa del giro d’affari è del 20%. Risulta, quindi, evidente che una contrazione così consistente ed estesa delle attività imprenditoriali non è dovuta solo allo stop dei flussi turistici, ma anche ad un forte senso di insicurezza e timore della popolazione.

La situazione potrà, gradualmente, migliorare solo a fronte di una crescente consapevolezza dei rischi reali dell’infezione e della fine del panico diffuso. “Fino ad ora, ci siamo volontariamente astenuti dalla comunicazione urlata e dai titoli ad effetto, evitando dichiarazioni forti, per il gusto di apparire. Purtroppo, in questi giorni, è alto il rischio di far passare messaggi sbagliati e di contribuire ad alimentare il clima di isteria che ci sta portando a combattere prima contro la paura e l’irrazionalità e, solo in seconda battuta, a valutare come arginare il virus” – spiega Giuseppe Gagliano, Presidente Confcommercio Campania mandamento di Salerno.  Confcommercio Campania, inoltre, ha sottolineato l’urgenza di provvedimenti di sostegno, sia a livello nazionale che regionale, senza i quali non si potrà evitare la crisi irreversibile di molte imprese. “Non volendo minimizzare un fenomeno di rilevanza internazionale, riteniamo ci sia bisogno di trasferire un’informazione che sia, soprattutto, corretta: escludendo i comuni delle zone rosse, nel resto d’Italia c’è libertà di movimento. E, di conseguenza, c’è la necessità di adottare comportamenti razionali, assieme a misure concrete e specifiche, per evitare una generale richiesta di stato di crisi. Piuttosto che portare avanti mosse azzardate, abbiamo preferito utilizzare il nostro tempo per interloquire con gli Enti preposti, coerentemente con la nostra missione di fornire assistenza mirata e tutela alle imprese” – conclude Gagliano.

A tal proposito, queste le proposte avanzate da Confcommercio Campania al Governo e alle Istituzioni competenti: estensione della cassa integrazione alle imprese commerciali e turistiche di ogni dimensione, sospensione dei versamenti di tasse e contributi, facilitazione dell’accesso al credito, tramite il rafforzamento del Fondo Centrale di Garanzia, per evitare che le imprese, anche quelle sane, vadano incontro a crisi di liquidità a causa del rallentamento dell’economia.